SOS risparmiatori BpVi, a Vicenza nasce un numero verde

C’è anche un numero verde rivolto ai risparmiatori che vogliano avere supporto nella crisi seguita alle vicende di Banca Popolare di Vicenza fra le iniziative della nuova Rete di servizi territoriali promossa da Cgil, Cisl e Uil di Vicenza, in collaborazione con il servizio regionale “InOltre” e Caritas Vicentina. Sostegno psicologico, consulenza legale, mediazione, ma anche percorsi di alfabetizzazione finanziaria e iniziative di prevenzione rivolti ai cittadini risparmiatori, per intercettare i bisogni individuali prima che diventino emergenze sociali.

Il progetto è stato presentato da Raffaele Consiglio, segretario generale di Cisl Vicenza, Giancarlo Puggioni, segretario di Cgil Vicenza, Grazia Chisin, segretaria generale di Uil Vicenza, Emilia Laugelli, responsabile del servizio regionale “InOltre” (lo sportello d’ascolto nato negli anni scorsi per assistere gli imprenditori sopraffatti dalla crisi), Gian Piero Turchi, docente di psicologia clinica dell’Università di Padova e responsabile scientifico del servizio “InOltre”, e Stefano Osti, della Caritas diocesana vicentina.

Risparmiatori BpVi: consulenza e alfabetizzazione finanziaria

Molteplici le iniziative e gli strumenti che la rete metterà in campo da qui ai prossimi mesi, grazie agli esperti del servizio regionale “InOltre” e agli operatori delle associazioni di difesa dei consumatori espressione delle tre sigle sindacali, Federconsumatori (Cgil), Adiconsum (Cisl) e Adoc (Uil): sono circa 3mila i contatti registrati da questi ultimi per richieste di informazioni o di assistenza a seguito delle vicende di Banca popolare di Vicenza (che di recente sono state anche raccontate da un reportage del Guardian).

Fra i servizi ci sono il supporto psicologico e gestione dell’emergenza tutti i giorni della settimana 24 ore su 24 al numero verde 800 334343, la consulenza territoriale e l’accompagnamento personale, la gestione e il coordinamento di tavoli di mediazione e concertazione tra gli istituti di credito e i piccoli risparmiatori per i quali il ricorso a vie legali non sarebbe sostenibile.

Centrale sarà naturalmente il ruolo delle tre associazioni di tutela dei consumatori, a cui sarà possibile rivolgersi presso le sedi delle rispettive organizzazioni sindacali presenti capillarmente sul territorio provinciale. E ancora, percorsi formativi di alfabetizzazione finanziaria aperti a tutta la cittadinanza e l’istituzione di un osservatorio etico sulle dinamiche finanziarie che, raccogliendo le voci e i contributi dei clienti, possa fornire alle banche utili linee guide per le loro politiche di customer care. Infine, l’appello al mondo dei media perché contribuiscano a promuovere una riflessione ampia e offrano una lettura delle vicende rispettosa della dimensione umana dei singoli, storie in cui le difficoltà economiche spesso sfociano in drammi personali e familiari.

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