Turismo veneto ecosostenibile? Per i turisti non abbastanza
Tursmo ecologico? In Veneto si potrebbe fare di meglio. È quanto emerge da una ricerca condotta dall’Università Ca’ Foscari di Venezia sulle abitudini turistiche nella regione, sulle richieste e aspettative di chi la visita, e sull’offerta che trovano. La ricerca, condotta dal professor Jan Van Der Borg, docente di Economia del Turismo, è stata presentata a Marcon presso il training center del Colorificio San Marco ed è commissionata da Filiera Veneta.
Il 54,5% dei turisti intervistati è disposto a pagare di più per alloggiare all’interno di una struttura ricettiva sostenibile in una città d’arte. La percentuale è del 44% tra chi sceglie montagna e colli, e sale al 61% tra i turisti che frequentano il Veneto per il turismo balneare.
Letti dal punto di vista opposto, significa che oltre la metà dei turisti non trova quello che cerca in termini di offerta turistica ecosostenibile. Sul fronte dei gestori delle strutture, dalla ricerca emerge come, sebbene percepiscano questa crescente domanda di turismo “green”, non si sono ancora sufficientemente attivati per ottenere certificazioni ambientali e offrire servizi sostenibili. Per quanto riguarda le certificazioni, la maggior parte le conosce ma non ne possiede oppure non ha mai approfondito l’argomento, non ritenendole un valore aggiunto.
È anche vero che molte strutture prese in esame dall’indagine hanno adottato alcuni comportamenti eco-sostenibili, in particolare la raccolta differenziata e l’impiego di lampadine a basso consumo energetico. Ma queste misure sono percepite più che sufficienti nell’autodefinirsi “green” anche se non bastano, agli occhi dei turisti, sempre più consapevoli e rispettosi dell’ambiente. La sensibilità è comunque in lenta crescita, come dimostrano anche i percorsi professionalizzanti attivati in regione, come l’ultimo corso di formazione lanciato dal Ciset per il turismo green fra Montello e Venezia.
«Gli imprenditori sanno cos’è la sostenibilità d’impresa, ma non la applicano integralmente continuando a pensare che sia più un concetto legato al ambiente che economico – commenta Jan Van Der Borg, docente di Economia del Turismo all’Università Ca’ Foscari –. Soltanto pochi si rendono conto delle potenzialità del turismo sostenibile, che in Italia è ancora nella fase ‘tendenza’ mentre in altre realtà europee è molto consolidato e addirittura preferito al classico ‘turismo di massa’».
«Il nostro primo obiettivo – spiega Francesco Marcuglia, presidente di Filiera Veneta – sarà quello di definire lo stato dell’arte. Grazie alla collaborazione con l’Università di Venezia possiamo delineare le necessità della ‘rigenerazione’ delle strutture turistico-ricettive nell’ambito territoriale del Nord Est e proporre interventi mirati».