StartUp! Il videogioco online per diventare imprenditori
Ecco la startup che lancia un gioco che insegna a diventare startupper. Non è un gioco di parole, è solo un gioco, per l’appunto, online. Il nome? Non poteva che essere quello: «StartUp! Il primo gioco per diventare imprenditore». Il videogioco, che si può testare a questo link, è stato creato da quattro imprenditori riuniti nella società GeniUp! Due sono veneti, Loris Zoppelletto di Vicenza e Lorenzo Giacomini di San Donà di Piave, mentre gli altri due soci, Davide Colonnello e Ivan Mocchio, sono lombardi. Insieme avevano già prodotto il gioco in scatola di StartUp!, che ora esordisce anche nella versione digitale.
All’origine del videogioco? La voglia di fare formazione imprenditoriale – uno dei settori di cui la società si occupa – a partire da un metodo divertente e facile da replicare anche con i più giovani. «Due anni fa abbiamo lanciato il gioco da tavolo, per dare uno strumento facile per imparare i rudimenti dell’imprenditoria – racconta Loris Zoppelletto –. Siamo partiti dall’idea di fare qualcosa per dare alle persone una possibilità alternativa alla vita da dipendente o da libero professionista. Per aiutare le persone a pensare che si può essere imprenditore, oltre gli stereotipi, seguendo pochi semplici passaggi: primo, accorgersi di un bisogno non soddisfatto nella società, secondo, trovare una soluzione, terzo, decidere di diffonderlo su larga scala, e quarto, mettere in piedi un sistema per averne uno scambio economico».
Il “solito” corso per startupper? «Noioso» dice Zoppelletto. Così è nato il gioco in scatola, il classico tabellone con il “via” e il “traguardo”, con tanto di “carta business” e di “foglio gestionale”. «Il gioco è stato “adottato” anche da Confindustria Vicenza per portarlo in alcune scuole della provincia, e una volta lo abbiamo usato in una scuola geometri di Bergamo» ricostruisce l’imprenditore vicentino. Ma si sa, gli smartphone imperanti lo impongono: dalla carta s’ha da passare al digitale, «naturale prosecuzione» per Zoppelletto. «Il gioco è gratuito e permette di simulare di essere fondatori di alcune tipologie d’impresa – prosegue –, come un servizio di traduzioni online, un vivaio, e altre dieci. Ma stiamo preparando le simulazioni per altri 40 business». I passi successivi sono la scelta del personale da assumere e la richiesta di finanziamenti. Con squadra e denari (in prestito), si può partire. La vittoria? «Si vince quando il business è avviato e ci si può permettere di non lavorarci più direttamente, restando solo il titolare dell’impresa e non più anche un suo dipendente». Pronti per la “exit”, insomma, la vendita al miglior offerente.