Sirai di Porto Marghera, appalto in Libia da 150 milioni
La Sirai di Porto Marghera si aggiudica un appalto da 150 milioni di euro in Libia, dove realizzerà 90 pozzi di estrazione dell’acqua. L’accordo è stati stipulato ad Hammamet, in Tunisia, dove Sirai era presente con una quarantina di aziende italiane per un incontro bilaterale organizzato da Anbro consulting (associazione che si occupa di sviluppare affari nei paesi del nord Africa) principalmente attorno ai temi infrastrutturali.
Sulla base dell’accordo, a quanto riportano fonti aziendali, la ditta di Porto Margherà realizzerà in Libia – in un’area ad oggi risparmiata dalla guerra – 90 pozzi di estrazione dell’acqua con una profondità di 700 metri, e si occuperà del trattamento delle acque e della distribuzione dell’acqua nei centri abitati. Sirai, di proprietà di Vincenzo Marinese, lavora nei servizi per l’ambiente e nel campo delle bonifiche da oltre 20 anni. La società è nata dalla fusione delle ditte Sta srl e Ste srl.
All’incontro d’affari in Tunisia, fa sapere l’azienda veneziana, erano presenti l’ambasciatore italiano Raimondo De Cardona, l’ex ambasciatore libico in Tunisia Youssef El Aye, il sindaco governatore di Zinten Mustafa Mohamed Al Baroni, il sindaco di Dhaher Al Djebar Khaled Zayed al Chaidi, gli assessori delle Regioni libiche, il presidente di Confindustria Sardegna Alberto Scanu e il vice presidente di Confindustria della Tunisia, Slim Ghorbel.