Diquigiovanni serramenti, alleanza con le porte Barausse

L’azienda Diquigiovanni di Castelgomberto (Vicenza), tra i leader nazionali nella produzione di serramenti, torna di proprietà di imprenditori veneti. Da sei anni l’azienda era in mano al fondo chiuso di private equity Alto Capital gestito da Alto Partners SGR Spa. L’impresa è stata rilevata da Casa Palladio Srl, società il cui pacchetto azionario è detenuto in quota di maggioranza dal vicentino Paolo Tosti e dai soci Nazareno Barausse e Lodovico Lorigiola. L’obiettivo dell’operazione è la creazione di una piattaforma commerciale comune con Barausse Spa, azienda vicentina produttrice di porte interne, per sviluppare in modo congiunto il mercato sia nazionale che internazionale.

L’ingegner Paolo Tosti, già amministratore delegato di Diquigiovanni dal 2009, ha dato il via in questi anni a un progetto di internazionalizzazione con la creazione di punti vendita diretti nell’area Ecowas (Africa subsahariana) e in Russia a Mosca, avviando collaborazioni commerciali in altre aree geografiche del mondo. «La nostra produzione è superiore per qualità e tecnologia – dice Tosti – e la nostra offerta commerciale si distingue per un elevatissimo livello di servizio, non comparabile con quella di molte aziende provenienti dai paesi a basso costo. Per questi motivi, ho accettato di buon grado la sfida di investire nel progetto, affiancandomi a soci con i quali condivido valori, obiettivi e modalità di sviluppo industriale».

La riorganizzazione prevede che l’amministratore unico Paolo Tosti sia accompagnato dal padovano Lodovico Lorigiola, Cfo dell’azienda dal 2010. I due a loro volta sono affiancati da Nazareno Barausse, Presidente di Barausse Spa, azienda specializzata in porte interne di design, con cui da anni è attiva una collaborazione commerciale.

«Al di là dell’affinità commerciale tra porte interne e infissi, che sempre più rappresentano un importante complemento d’arredo – commenta Barausse –, la collaborazione tra le aziende si espliciterà in una sostanziale sinergia commerciale e di comunicazione, creando un polo distributivo congiunto che possa generare un benefico effetto “moltiplicatore” in efficienza ed efficacia, aperto in futuro anche ad altri prodotti».

Foto: da sinistra a destra Lodovico Lorigiola, Paolo Tosti, Nazareno Barausse

Ti potrebbe interessare