Brexit e turismo Veneto: 2,3 milioni di presenze sono inglesi
Gli inglesi hanno sceltola Brexit: sono fuori dall’Unione Europea. Ma ora gli oltre 600mila turisti britannici che visitano il Veneto (dato 2015) rinunceranno anche alle bellezze offerte da città come Venezia e Verona, o ai panorami delle Dolomiti e del Lago di Garda? Dopo tedeschi, cinesi, austriaci e americani ci sono proprio loro, i fedeli sudditi della regina Elisabetta, nella classifica dei turisti stranieri che hanno scelto nel 2015 di trascorrere le proprie vacanze in Veneto. Un legame, quello tra la regione Veneto e britannici, che negli ultimi anni si è rafforzato, ma che ora – causa Brexit – rischia di subire un brusca recessione in termini di arrivi, presenze e fatturato.
Gli imprenditori del settore turistico hanno lanciato i primi segnali di preoccupazione. «Certamente la propensione al viaggio oltre confine della clientela britannica – ha dichiarato il presidente di Federturismo Confindustria nazionale Renzo Iorio – che conta attualmente per il nostro Paese circa 12 milioni di presenze, sarà pesantemente toccata dall’evoluzione del cambio in corso, in particolare per quelle nella fascia di spesa medio-bassa».
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Brexit: 630mila i turisti inglesi nel 2015
Sono stati quasi 630mila i turisti del Regno Unito che hanno scelto di visitare, durante le loro vacanze nel 2015, mete come la laguna di Venezia, le spiagge di Jesolo o le ville del Palladio. Tra 2014 e 2015 le presenze dei turisti inglesi sono cresciute del 10,4%, una percentuale molto più alta di quelle di tedeschi e austriaci, tradizionalmente i clienti più simpatizzanti verso l’offerta turistica del Veneto. La Brexit però, con il crollo del valore della Sterlina che si sta registrando nei primi giorni dopo il referendum del 23 giugno 2016, rischia di avere ripercussioni molto negative su questo mercato in espansione.
Samuele Marchi