BpVi, il Csm sentirà il procuratore di Vicenza. Indaga Padova
Indagini su BpVi, il Csm sentirà il presidente del Tribunale di Vicenza Alberto Rizzo e il procuratore di Vicenza Antonino Cappelleri. A convocarli è la Prima Commissione del Consiglio superiore della magistratura, per il giorno 6 luglio 2016, nell’ambito del fascicolo di indagine aperto in seguito a un esporto dell’associazione dei consumatori Adusbef. Nei giorni scorsi infatti il Csm ha aperto un’indagine sui magistrati che hanno archiviato in passato le indagini sulla Banca Popolare di Vicenza.
Adusbef e Federconsumatori si erano fatti promotori di un esposto il 4 giugno 2016 in cui denunciavano «l’inerzia collusiva della procura della Repubblica di Vicenza, del governatore di Bankitalia Ignazio Visco, del presidente Consob Giuseppe Vegas». Nel 2002 l’allora procuratore di Vicenza Antonio Fojadelli archiviò un’inchiesta sulla gestione di Gianni Zonin della banca vicentina, indagine condotta dall’ex gip Cecilia Carreri (poi dimissionaria in seguito alla sanzione del Csm stesso per tutt’altre vicende). Anni dopo il giudice Eloisa Pesenti firmò l’archiviazione richiesta dal pm Angela Barbaglio della denuncia del 2008 di Adusbef che sosteneva fosse eccessivo il valore di 58 euro delle azioni della Banca Popolare di Vicenza. Come è noto, il Fondo Atlante ha da poco comprato la quasi totalità del pacchetto azionario BpVi a un valore di 10 centesimi ad azione, dopo il crollo dello scorso anno.
BpVi, quarta inchiesta a Padova
Intanto arriva dalla Procura di Padova una nuova inchiesta sulla Popolare di Vicenza, la quarta dopo quelle aperte a Vicenza, Prato e Udine. Il pm padovano Maria d’Arpa ha aperto un fascicolo in seguito a un esposto presentato da un meccanico di Abano Terme, che ha denunciato di aver chiesto un mutuo da 30mila euro e di essersi visto proporre dal direttore di filiale l’acquisto in parallelo di azioni BpVi per 20mila 500 euro, cui seguono altre proposte di investimento ed altri acquisti di azioni, con l’assicurazione da parte dei direttore, secondo la denuncia dell’uomo, che avrebbe poi potuto vendere quando lo avesse voluto. Per questo motivo è stato iscritto nel registro degli indagati, con l’ipotesi di truffa, il direttore della filiale di Albignasego della Banca Popolare di Vicenza, Gianluigi Cavallari.