BpVi, domani scade aumento di capitale. Fondo Atlante anche oltre 50%
Mancano poche ore: domani giovedì 28 aprile alle ore 13 si conclude per Banca Popolare di Vicenza l’offerta pubblica di acquisto per l’aumento di capitale da 1,5 miliardi. E il ruolo del Fondo Atlante si preannuncia sempre più importante: ieri infatti la Banca centrale europea e la Banca d’Italia hanno autorizzato Quaestio Sgr, il gestore del fondo creato da investitori privati e da Cassa Depositi e Prestiti, a salire anche oltre il 50% delle azioni di BpVi in vendita. Fermo restando che il fondo ha accettato di subentrare a Unicredit come garante dell’inoptato dell’aumento di capitale a patto di comprare le azioni a 10 centesimi l’uno. Il minimo della “forchetta” prevista dal cda di Banca Popolare di Vicenza.
Ulteriore via libera al Fondo Atlante è arrivato a Quaestio dalla Consob. L’autorità di vigilanza ieri in un parare pubblicato sul suo sito ha risposto al quesito dello studio legale Gatti Pavesi Bianchi – per conto del fondo – che chiedeva di confermare l’insussistenza dell’obbligo di promuovere un’offerta pubblica di acquisto sulle azioni della BpVi.
«Al riguardo, occorre premettere che la questione posta all’attenzione della Commissione presenta profili di complessità – afferma Consob nel suo parere – anche in relazione alle evoluzioni contrattuali ed operative che determineranno le concrete modalità di esecuzione dell’operazione. In tale contesto, la Commissione, impregiudicata ogni valutazione sulla prima questione posta da codesto Studio Legale, ritiene che, in ogni caso, non sussisterebbero i presupposti per il sorgere di un obbligo di OPA».