Investimenti, meno tasse: le agevolazioni fiscali per startup
Agevolazioni fiscali per startup: buone notizie per le 391 imprese innovative del Veneto, quarta regione per numeri nel settore dopo Lombardia, Emilia Romagna e Lazio. La novità è il forte innalzamento della soglia di investimenti ammessi, da 2,5 a 15 milioni, mentre vengono estesi al 2016 gli incentivi fiscali per soggetti IRPEF ed IRES. C’è poi la semplificazione delle procedure: per costituire una startup non sarà più necessaria la firma di un notaio, sostituito da una procedura online. Inoltre verrà semplificato l’accesso al Fondo di garanzia per le Pmi e snellita la procedura di crowdfunding.
Startup, le agevolazioni fiscali
Già firmato dai ministri Pier Carlo Padoan (Mef) e Federica Guidi (Mise) il nuovo decreto che prevede per il 2016:
- la detrazione del 19% delle iniezioni di capitale per importi fino a 500mila euro per le persone fisiche;
- la detrazione del 20% dei finanziamenti per importi fino a 1,8 milioni di euro per i soggetti Ires.
In caso di startup innovative in ambito sociale o tecnologico-energetico, le percentuali salgono rispettivamente al 25% e al 27%. Ma la vera novità è l’innalzamento della soglia di investimenti possibili, da 2,5 a 15 milioni per ciascuna startup innovativa. Il periodo obbligatorio di tenuta dell’investimento sale da 2 a 3 anni.
Stop alla burocrazia per il battesimo di una startup
Meno burocrazia, più immediatezza: per avviare una startup innovativa non sarà più necessario rivolgersi a un notaio, ma basterà compilare un modulo online con firma digitale, da presentare al Registro delle imprese per le verifiche dei requisiti entro 20 giorni dall’ultima sottoscrizione. Resta comunque la possibilità di fare autenticare le firme da un legale, dimezzando così i tempi per l’iscrizione. La decisione è stata presa dal ministro Guidi qualche giorno fa, si attende a breve l’attivazione del modulo online per la richiesta.
Sarà anche più facile l’accesso al Fondo di garanzia per le Pmi: una nuova possibilità per le piccole e medie imprese che rientrano nella fascia 1 e 2 di valutazione (e non nella fascia 3). Sarà la banca o l’ente finanziatore a valutare che l’impresa rispetti tutti i requisiti per avere accesso al fondo, e non più il gestore del fondo stesso, come accadeva in passato.
Crowdfunding, procedura più snella
Con la delibera n. 19520 del 24 febbraio 2016 la Consob introduce significativi cambiamenti nelle modalità di crowdfunding da parte di startup innovative, con l’obiettivo di ridurre i costi e semplificare le procedure. A verificare il rispetto dei requisiti per gli investimenti saranno – al posto delle banche – gli stessi gestori dei portali online per la raccolta di capitali di rischio. Vengono poi introdotte nuove figure di soggetti finanziatori che potranno partecipare al crowdfunding: gli “investitori professionali su richiesta” e gli “investitori a supporto dell’innovazione”.
Il Veneto delle startup
La voglia di fare impresa innovativa in Veneto è forte, non solo nei numeri. Ecco alcune storie di startup attive sul territorio che vi abbiamo raccontato, come D-Eye, recentemente finanziata con 1,5 milioni di euro, Mogees, app di origine vicentina che ha visto la luce a Londra , la padovana uSTEM, unica veneta tra le dieci selezionate dal programma BioUpper, 2Pay, premiata a e-Talers 2015 . Si parla di aziende attive nei settori più disparati: alimentazione, come Cosa ti porto?, che consegna la cena a Vicenza , sostenibilità, come Greenpink, che raccoglie fondi attraverso acquisti online, medicina ed estetica, come Tensive e Italian World. Da ricordare infine Ingelia Sl, che porterà presto in provincia di Treviso un impianto all’avanguardia per lo smaltimento dei rifiuti organici.
Rebecca Travaglini