Buco alla Fondazione Roi: Zaia muove gli avvocati

Sulla Fondazione Roi ora arrivano gli occhi della Regione Veneto. Che ha deciso di rispondere alla lettera-esposto della nipote del marchese Giuseppe Roi, Barbara Ceschi a Santa Croce, che chiedeva verità sulle operazioni opache messe in atto dal cda dell’ente benefico, alla cui guida si trovano ancora Gianni Zonin e Marino Breganze, rispettivamente ex presidente e attuale vicepresidente della Banca Popolare di Vicenza.

Fondazione Roi e Banca Popolare di Vicenza: leggi la storia

Il presidente Luca Zaia ha attivato l’avvocatura regionale chiedendo di acquisire la documentazione e di indicare eventuali azioni da intraprendere, informa in una nota la Regione. La quale può intervenire sulla vicenda in quanto all’ente competono la tenuta del Registro regionale delle persone giuridiche di diritto privato e il controllo delle Fondazioni. E la Roi è iscritta al registro di Venezia. «La Regione Veneto non ha partecipazioni all’interno della stessa» precisa il comunicato della Regione.

fondazione-giuseppe-roiLa Fondazione Roi fu fondata nel 1988 dal marchese Giuseppe Roi che alla sua morte, nel 2009, ne cedette il patrimonio alla Banca Popolare di Vicenza. Una volta divenuto presidente dell’ente benefico, Gianni Zonin e il cda nominato dalla banca decise di investire 29 milioni di euro in azioni della Banca Popolare di Vicenza. Ora, dopo il crollo del 90% del valore delle azioni dell’istituto di credito, il patrimonio investito vale circa 2,9 milioni.

Foto: palazzo Balbi a Venezia, sede della giunta regionale del Veneto. Di Didier Descouens – Opera propria, CC BY-SA 3.0, via Wikipedia

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