Dimissioni online, la Cisl: serve una proroga
È previsto per domani, sabato 12 marzo, l’avvio delle nuove procedure che riguardano le dimissioni online. Tuttavia mancano ancora le istruzioni operative e la Cisl del Veneto chiede una proroga della novità, considerata “un aggravio burocratico”.
Fino ad oggi (o meglio, fino a domani), la prassi per rassegnare le dimissioni era la lettera consegnata a mano o raccomandata. Adesso però uno dei decreti attuativi del Jobs Act rende obbligatoria una nuova procedura telematica, che diventerà l’unica legale, ponendo quindi lo stop alle dimissioni cartacee.
A un giorno dall’avvio della nuova procedura è però ancora tutto fermo e questo potrebbe creare non pochi problemi ai lavoratori che intendono licenziarsi, oltre che alle imprese. L’obbligo delle dimissioni online riguarda più del 90% dei casi (rimangono escluse poche categorie come i lavoratori domestici e marittimi, i dipendenti pubblici o in prova, le dimissioni effettuate presso le Direzioni del Lavoro, le lavoratrici in maternità o nei primi 3 anni di vita del figlio).
Cisl: “Manca un servizio assistenza”
In Veneto, secondo le rilevazioni di Veneto Lavoro, le dimissioni volontarie sono state negli ultimi anni in media 140mila all’anno. In pratica ogni mese oltre diecimila dipendenti del settore privato abbandonano il posto di lavoro. Per la Cisl non si tratta solo di lavoratori che hanno maturato i requisiti pensionistici, ma prevalentemente di chi cambia lavoro. Tra questi anche quelli che sono stati costretti a firmare la lettera di dimissioni in bianco per essere assunti: infatti la nuova procedura online ha come obiettivo anche contrastare questo fenomeno. «Dunque una scelta che risponde alle nostre richieste», sottolinea Onofrio Rota, Segretario Cisl Veneto.
Tuttavia Rota è preoccupato dalla mancanza di chiarezza sulla nuova procedura per le dimissioni online, che prevede l’utilizzo del portale http://www.lavoro.gov.it e la registrazione sul sito dell’Inps dove si riceverà un codice PIN personale. La Cisl chiede quindi una proroga nell’avvio delle procedure: «Mancano le istruzioni operative per mettere in piedi un servizio di assistenza. Per questo proponiamo uno slittamento in avanti della partenza. Ci bastano pochi giorni per approntare un servizio fatto bene ma prima il Ministero deve darci le regole e le procedure da seguire. Se ci permettono di fare le cose per bene ce ne avvantaggiamo tutti: i lavoratori interessati per primi, poi le aziende ma anche il governo stesso».
Dimissioni online: il video tutorial
Il portale Cliclavoro del Ministero del lavoro ha intanto pubblicato un video tutorial che spiega come funzionerà il meccanismo delle dimissioni telematiche.