H-Farm, Mariacristina Gribaudi entra in cda

Nuovo ingresso nel consiglio di amministrazione di H-Farm, la piattaforma d’innovazione con le radici a Roncade e dal 13 novembre quotata in Borsa con il nuovo assetto organizzativo che integra servizi all’industria e educazione alla storica (dal 2005) attività di investimento in startup: Mariacristina Gribaudi, amministratrice unica di Keyline S.p.A., è nata a Torino da una famiglia di imprenditori, si è trasferita in Veneto nel 1970 dove ha lavorato nell’impresa di famiglia fino al 1996, maturando numerose esperienze sia commerciali che industriali.

Nel 2002 è entrata nell’impresa del marito Massimo Bianchi, la Keyline S.p.A azienda oggi leader mondiale nel key business elettronico con filiali in Italia, Stati Uniti, Germania, Inghilterra, Cina e Giappone. Da dicembre 2015 è Presidente della Fondazione Musei Civici di Venezia che raccoglie 11 sedi per oltre 200.000 opere d’arte che rappresentano l’orgoglio Italiano dell’arte nel mondo.

«Sono veramente contento della nomina di Mariacristina nel nostro board. La sua carica, il suo entusiasmo, la sua visione e la sua esperienza sono un grandissimo valore aggiunto per il nostro progetto – dice Riccardo Donadon, presidente e amministratore delegato di H-FARM – Ci siamo confrontati in molte occasioni in questi anni in cui lei e il marito Massimo stavano facendo partire la loro straordinaria startup e ci siamo sempre trovati d’accordo sull’importanza dell’innovazione, dei giovani e della formazione. Sarà un onore ed un piacere lavorare assieme a lei, impegnandoci a far crescere il nostro progetto ed il nostro meraviglioso territorio».

«Sono pronta a spendermi con entusiasmo in questa che è una fabbrica dell’innovazione e dei talenti, convinta – dice Mariacristina Gribaudi – che attraverso la positiva contaminazione di idee ed esperienze, con l’ausilio della tecnologia, in particolare quella digitale, sia possibile offrire al sistema economico-produttivo quegli strumenti fondamentali per un nuovo rinascimento anche imprenditoriale del nostro territorio».

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