Verona: Natale da 2 milioni di turisti, "ma non basta"

Due milioni di ingressi dall’inizio di dicembre. È un risultato alimentato da un ricco carnet di manifestazioni ed eventi programmati in città, che hanno contribuito a proiettare Verona tra le prime mete turistiche italiane durante il periodo natalizio. Ma più della parole, valgono i numeri. «Dalla fine di novembre ad oggi il centro storico ha registrato quasi due milioni di ingressi, con una punta di 441 mila visitatori solo nel ponte dell’Immacolata – ha detto Marco Ambrosini, assessore al commercio -. Il giorno di maggior afflusso è stato sabato 5 dicembre, con 121.849 visitatori». Ad attrarre i turisti in centro città sono, da otto anni a questa parte, le caratteristiche casette in legno del Christkindlmarkt, il famoso mercatino natalizio di Norimberga che, tra Piazza Dante e Cortile del Mercato Vecchio, propongono prodotti tipici artigianali e specialità gastronomiche.

Arte e cultura: i numeri delle mostre

Ma a trainare il turismo è anche l’offerta culturale che, oltre alla tradizionale rassegna dei presepi negli arcovoli dell’Arena, quest’anno si è ampliata con due mostre d’arte di richiamo. Se, in Gran Guardia, il Post-impressionismo di Seurat, Van Gogh e Mondrian da fine ottobre ad oggi ha staccato più di 40mila biglietti – con previsione di arrivare a 150mila entro marzo – per il momento i grandi numeri li ha fatti Tamara de Lempicka, che, in scena al Museo Amo dal 20 settembre, ha attirato fino ad ora più di 70mila visitatori. La rassegna dei presepi è stata visitata da più 40mila persone, con una media di oltre 2mila visitatori al giorno.

Verona Natale

Verona Natale

Un target a basso potenziale d’acquisto

Mentre arte e mercatini si spartiscono i benefici dell’invasione di turisti in centro storico, negozianti ed esercenti manifestano scontento per un affollamento che non sortisce gli effetti sperati sulle vendite. «Guardando all’andamento del resto dell’anno non ci possiamo lamentare – racconta una commessa di un noto marchio di abbigliamento intimo di via Mazzini – ma stiamo lavorando bene solo in questi ultimi giorni, a ridosso del Natale, e vendendo principalmente i prodotti meno costosi». «C’è molta gente, questo è indubbio – dice il proprietario di un negozio di abbigliamento sportivo – ma i turisti non si fermano nei negozi, la maggior parte è qui per i mercatini». «Il tipo di target attirato in città in questo periodo non ha grande potenzialità di acquisito – racconta ancora un esercente di via Roma – gli stranieri sono pochissimi, per lo più vengono dal resto della regione o poco distante e il loro obiettivo è restare un giorno per visitare un bella città spendendo pochi euro, magari per qualche specialità tirolese o un pensierino artigianale, non certo per acquisti importanti, quelli di cui avremmo bisogno noi».

Camilla Pisani

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