Banche del Veneto, c'è la commissione d'inchiesta
Il 19 gennaio 2016 il Consiglio regionale del Veneto ha approvato l’istituzione della Commissione d’inchiesta sui gravi fatti riguardanti il sistema bancario in Veneto. E ha approvato una mozione che impegna la giunta regionale guidata da Luca Zaia a verificare le possibilità di sostenere attraverso la finanziaria regionale Veneto Sviluppo azioni di sostegno per salvaguardare i risparmiatori e le imprese del Veneto colpite nei loro risparmi in quello che è stato l’anno nero delle banche popolari, a partire da Veneto Banca e Banca Popolare di Vicenza.
L’istituzione della commissione d’inchiesta è stata approvata con 45 voti a favore e l’astensione dei 5 consiglieri del Movimento 5 Stelle. La mozione invece, nello specifico, impegna la giunta a «verificare, alla luce delle problematiche in premessa evidenziate, con i propri uffici e attraverso la finanziaria regionale Veneto Sviluppo e operando di concerto con le categorie economiche, le organizzazioni sindacali e gli ordini professionali, sentite le associazioni di tutela dei consumatori e i comitati dei risparmiatori, la possibilità di predisporre azioni e sostegni al fine di salvaguardare la tenuta del tessuto economico-sociale veneto; ad attivarsi presso il Governo della Repubblica nel caso di azioni di arbitrato conseguenti ad eventuali situazioni di non corretta gestione accertate dalle autorità competenti; a relazionare entro il termine di 6 mesi questo Consiglio su quanto fatto e sulle altre iniziative che il Governo regionale intende avviare nell’azione di tutela, aiuto e sostegno materiale come immateriale di quei cittadini e piccoli risparmiatori che si trovassero in difficoltà economica».
Infine, dà mandato alla presidenza del Consiglio regionale di attivarsi presso le autorità comunitarie europee per rappresentare alle Istituzioni dell’Unione il caso veneto, la sua peculiarità e alterità rispetto alle situazioni di default registrate da altre realtà.