Ok di Bolzano al treno Venezia-Dolomiti
Il treno delle Dolomiti, che permetterebbe di collegare con una ferrovia Calalzo a Val Pusteria, diventa ogni giorno una possibilità sempre più concreta. Nella giornata di ieri la Giunta provinciale di Bolzano ha approvato la delibera che autorizza il presidente altoatesino Arno Kompatscher a sottoscrivere un protocollo d’intesa con la Regione Veneto. Nelle scorse settimane il governatore veneto Luca Zaia aveva premuto sull’acceleratore per cercare di realizzare questo collegamento ferroviario i cui effetti positivi erano stati rimarcati anche da Marcello Criveller, presidente veneto di Federconsumo Confcooperative.
Tutela ambientale, innovazione, rivitalizzazione dei piccoli centri urbani: questi i benefit che porterebbe con sé la linea ferroviaria, come sottolinea Florian Mussner, assessore alla mobilità di Bolzano infatti: «potrà essere migliorata la raggiungibilità dei due territori alpini senza incidere sull’ambiente e tutta l’area beneficerebbe di una ulteriore rivalutazione dal punto di vista turistico, economico e culturale».
Regione Veneto coordinatrice del primo anno e mezzo di lavori
Dismessa dal 1964, l’interesse per ricongiungere via ferrovia la laguna veneta alle Dolomiti si è risvegliato anche grazie all’occasione fornita nel 2021 dalla manifestazione sportiva dei Mondiali di sci che si terranno a Cortina.
Il prossimo passo indicato da Mussner per portare avanti il progetto ferroviario sarà la realizzazione di uno studio di fattibilità che verifichi il collegamento Venezia-Cortina-Alta Pusteria. Il gruppo di lavoro sarà composto da quattro enti: oltre alla Regione Veneto e alla Provincia di Bolzano, ne faranno parte anche Sta (Strutture trasporto Alto Adige, in house provinciale dei trasporti su ferro) e la veneta Sistemi territoriali. Il loro compito sarà quello di definire le linee guida, modello di esercizio e impegno economico del progetto. «Il coordinamento del gruppo di lavoro – ha annunciato Mussner – che ogni 6 mesi dovrà presentare una relazione sull’attività, sarà affidato a turno a uno dei partner per un periodo di un anno e mezzo, a cominciare dalla Regione Veneto».
Per quanto riguarda le risorse economiche necessarie alla realizzazione, Mussner ha risposto che «saranno messe a disposizione dalla UE tramite un progetto Interreg e dal Fondo comuni confinanti».