Garanzia giovani: in Veneto 2.700 contratti a tempo indeterminato
Garanzia giovani: un ripiegamento provvisorio o un ponte per riuscire a inserirsi stabilmente nel mercato del lavoro? A più di un anno dalla sua istituzione, nel maggio 2014, è possibile fare un bilancio sull’impatto che questo progetto ha avuto tra i ragazzi veneti dai 15 ai 29 anni che non studiavano e non risultavano avere alcun tipo di occupazione. Sono 2.700 i veneti che, grazie all’adesione a Garanzia giovani, sono riusciti a sottoscrivere un contratto di lavoro a tempo indeterminato.
Grazie ai numeri forniti dal report di monitoraggio di novembre, curato da Regione Veneto e Veneto Lavoro, è possibile avere una valutazione più completa su questi numeri per riuscire a capire “in quanti ce l’hanno fatta” e l’impatto che ha avuto questa iniziativa sul tasso disoccupazione giovanile, passato negli anni della crisi, secondo i dati Istat, dall’8,5% del 2007 al 27,6% del 2014.
Contratto di lavoro stabile: uno su dieci ce la fa
Stando ai dati forniti dallo studio, le richieste di partecipazione sono cresciute al ritmo di 3.000 al mese e dall’attuazione del programma hanno raggiunto le 53.000 adesioni, di cui però il 37% sono state annullate per vari motivi, riducendo il numero effettivo dei partecipanti a 36.034. Quanto trascorre tra l’adesione al progetto e la firma del patto di servizio? Per due giovani su tre il tempo è molto breve, e riescono a porre la firma al contratto nel giro di una settimana.
Dove va a finire un ragazzo una volta che ha deciso di aderire a Garanzia giovani? La maggior parte (l’84%) viene preso in carico, stipulando un patto di servizio, da strutture pubbliche (ad esempio i centri per l’impiego provinciali) mentre solo il 15% è stato preso in carico da strutture private (come le agenzie interinali). I giovani vicentini sono quelli che più hanno dato fiducia a questo progetto (21%), seguiti dai loro coetanei padovani e trevigiani.
Attualmente in Veneto sono 18.522 i ragazzi che lavorano tramite Garanzia giovani e di questi il 15%, cioè 2.700, ha firmato un contratto a tempo indeterminato. Se si estende la ricerca ai rapporti di lavoro “stabili”, ossia a quei contratti di lavoro della durata superiore ai sei mesi, il dato cresce fino a includere 5.860 ragazzi, ossia il 31% di coloro che attualmente lavorano e circa il 10% delle adesioni totali pervenute. Contratti a tempo determinato e tirocini sono i rapporti di lavoro più usati e insieme costituiscono quasi la metà delle forme contrattuali realizzate.
Il programma di Garanzia giovani
A partire dalla sua istituzione nell’aprile del 2013, il programma denominato «Garanzia giovani» realizzato dal ministero del Lavoro, è un piano di politica del lavoro che traduce operativamente il principio in base al quale «tutti i giovani di età inferiore ai 25 anni debbono ricevere un’offerta qualitativamente valida di lavoro, di proseguimento degli studi, di apprendistato o tirocinio entro un periodo di quattro mesi dall’inizio della disoccupazione o dall’uscita dal sistema d’istruzione formale». Istituito nell’ambito dell’iniziativa europea per l’occupazione dei giovani, è rivolto ai ragazzi dai 15 ai 29 anni che non lavorano e non frequentano alcun corso di istruzione.