Coldiretti, 500 allevatori protestano a Mestre
Giornata di protesta, oggi, per gli allevatori di Coldiretti che contestano il prezzo eccessivamente basso riconosciuto dalla grande distribuzione ai produttori. Questa mattina la protesta in Veneto si è concentrata a Mestre, di fronte all’Ipercoop, dove si sono radunati 500 allevatori da tutta la regione.
A Mestre Floriano De Franceschi, presidente dell’Associazione regionale allevatori del Veneto (Arav), ha lanciato una proposta inedita: «È ora di finirla. Grazie al sistema allevamenti di Italialleva siamo pronti a certificare l’80 per cento del latte italiano. Ed il Veneto vuole essere capofila di questa iniziativa, perché non vogliamo che le 3500 stalle della nostra regione siano costrette a chiudere da un complesso normativo ingiusto e che vuol nascondere al consumatore l’origine dei prodotti commercializzati».
De Franceschi: «Pronti a certificare provenienza del latte»
«Siamo pronti a certificare fin da subito il nostro latte – prosegue il presidente De Franceschi – in quanto ogni 40 giorni le nostre stalle vengono sottoposte a scrupolosi controlli, finalizzati a produrre con una logica di efficienza e qualità al top. E tutto ciò per dare al consumatore, a cui chiediamo di unirsi alla nostra battaglia, trasparenza e prodotti d’eccellenza. Ricordiamo, infatti, che le nostre aziende chiudono, ma la situazione non è certo meno preoccupante per chi mette in tavola prodotti di cui non conosce la provenienza e, soprattutto, non vi sono certezze sui controlli ai quali gli stessi vengono sottoposti».
Arav non vuole arrendersi e sposa in pieno la protesta messa in atto da Coldiretti da giorni: «Continueremo a lottare – conclude De Franceschi – per l’etichettatura d’origine e per tutelare le nostre aziende, quindi il futuro del latte italiano.