Lavoro, in Veneto +25 mila contratti da gennaio ad agosto

Mentre a Roma infuriano le polemiche per i numeri sbagliati sull’occupazione diffusi dal Ministero del Lavoro – che ha dovuto scusarsi per aver gonfiati i dati dei nuovi contratti avviati al netto delle cessazioni – Veneto Lavoro diffonde il nuovo report sull’occupazione nella regione aggiornati al 18 agosto. Si conferma il trend positivo già registrato a maggio.

I nuovi contratti a tempo indeterminato siglati in Veneto dal 1 gennaio al 18 agosto sono 80.390, il 52% in più dello stesso periodo del 2014 quando se ne erano registrati 53.033. Nello stesso periodo le cessazioni (sempre di contratti a tempo indeterminato) sono state 84.054, anche queste cresciute, del 10%, rispetto a un anno fa. Dunque il saldo sembrerebbe negativo di quasi 4 mila unità.

Ma se ai nuovi contratti sommiamo le trasformazioni di rapporti a termine in tempo indeterminato, che sono state 29.120, il saldo diventa positivo: più 25.456 contratti indeterminati.

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Crescono anche i contratti a termine

Per quanto riguarda gli altri tipi di contratti, aumentano anche le assunzioni con contratti a tempo determinato, +2% nel 2015; + 3% su base annua. Merito delle proroghe, in forte crescita, dopo la liberalizzazione decisa con il “decreto Poletti”. Sempre più in calo invece il ricorso all’apprendistato: -11% nel 2015, – 5% su base annua. Così come risulta in contrazione il ricorso al lavoro intermittente, -8% nel 2015, -12% su base annua, che secondo Veneto Lavoro è dovuta al successo crescente dei voucher, che sono stati 23 milioni in 6 anni in Veneto.

In ribasso il numero di contratti di collaborazione, -29%, anche perché il Jobs Act ha vietato, salvo alcune eccezioni in settori come le professioni ordinistiche, l’avvio di nuovi contratti Co.Co.Co. e a progetto. Qui è possibile leggere il rapporto integrale di Veneto Lavoro.

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