Veneto Nanotech: c'è il Tavolo al Ministero
Un Tavolo sulla crisi di Veneto Nanotech al Ministero dello Sviluppo economico (Mise). L’appuntamento è per mercoledì 3 giugno, giorno in cui il ministero ha convocato a Roma il presidente della Regione Veneto Luca Zaia, l’assessore regionale a formazione e lavoro Elena Donazzan, l’amministratore unico Gabriele Vencato, il direttore generale Nicola Trevisan, i sindacati e una rappresentanza dei lavoratori.
È il risultato ottenuto dalla mobilitazione dei ricercatori di Veneto Nanotech, circa 50 fra dipendenti e collaboratori che vedono a rischio il loro posto di lavoro e che nelle ultime settimane si sono fatti sentire mettendo in atto proteste e chiedendo incontri con i candidati alla presidenza della Regione.
Il 31 maggio la deadline per la ricapitalizzazione
Scadono domenica 31 maggio i termini per la ricapitalizzazione di Veneto Nanotech, società di ricerca e sviluppo creata a Padova nel 2003 e partecipata da Regione Veneto (socio di maggioranza con il 76% delle quote), Fondazione Cariparo, Camera di commercio di Venezia, Confindustria e Confartigianato veneti. Il buco di bilancio di 3,8 milioni di euro deve essere ripianato da nuovi investitori, e se questi non si faranno avanti l’azienda chiuderà lasciando a casa tutti i lavoratori.
Non solo: in caso di chiusura dei centri di ricerca Veneto Nanotech di Padova, Mestre e Rovigo, molti progetti rimarranno incompleti e c’è il concreto rischio che la società debba restituire una parte dei fondi anticipati dall’Unione Europea, per una cifra stimata nell’ordine di alcuni milioni di euro. Nelle prossime ore si saprà se si sono fatti avanti degli imprenditori disposti a investire nei laboratori che con il loro lavoro forniscono servizi di ricerca e sviluppo che vanno a beneficio del tessuto industriale del Veneto.