Confluenza in T2i per Verona Innovazione
L’utile di bilancio registrato nel 2014 è di 132mila euro, ma non tiene conto della plusvalenza per la cessione del Laboratorio agroalimentare che sarà contabilizzata per l’anno in corso. Il futuro è roseo per Verona Innovazione, azienda speciale della Camera di Commercio di Verona, fondata nel 2001 per offrire servizi alle imprese. Una realtà destinata a sviluppare ulteriormente la sua offerta, con l’importante passo che si prepara a compiere entro l’estate. Ad annunciarlo, il presidente dell’ente camerale, Giuseppe Riello: «Presto confluiremo in T2i, contiamo così di implementare i servizi attualmente offerti alle imprese veronesi».
Verona Innovazione nei prossimi mesi confluirà dunque nell’assetto societario dell’agenzia per l’innovazione del sistema camerale nata dalla fusione delle aziende speciali della Camera di Commercio di Treviso e Rovigo. T2i diventerà così uno dei principali attori privati di formazione e sviluppo dei servizi alle imprese a livello regionale e seguirà anche i 6 progetti presentati nei giorni scorsi dall’agenzia veronese. In gioco ci sono oltre 11 milioni di euro messi a disposizione dall’Unione Europea. Sei bandi ai quali ha deciso di partecipare Verona Innovazione, 6 progetti che mirano a promuovere l’autoimprenditorialità tra giovani e over 50, a offrire nuove opportunità di business e di servizio per le imprese e a sviluppare un sistema di ricerca e sviluppo maggiormente integrato tra pubblico e privato.
Bandi europei, si punta ad ottenere almeno la metà degli 11 milioni in gioco
«Partecipiamo da anni ai bandi comunitari – ha commentato Alessandro Ferrari, presidente di Verona Innovazione – per cui contiamo di aggiudicarci almeno la metà degli 11 milioni per i quali concorriamo. Si tratta di progetti ambiziosi destinati a coinvolgere migliaia di aspiranti imprenditori, lavoratori che debbono ricollocarsi e i nostri partner tradizionali: prima di tutto le imprese, dalle più grandi alle Pmi, Università, associazioni di categoria, ordini professionali e enti pubblici. Sul modello di quanto ottenuto con il progetto Work Life Balance sulla conciliazione tra vita e lavoro: abbiamo coinvolto 1400 dipendenti di oltre 200 imprese, incluse alcune tra le protagoniste del panorama industriale e bancario-assicurativo regionali e locale. Inclusi più di una decina di Comuni e un paio di ordini professionali».
Dalla costruzione della figura del “facilitatore culturale”, specializzato in ambiente alpino, per la valorizzazione economica di ambiente, cultura e tradizioni di Ichalps (Intangible cultural heritage for Alpine space), allo sviluppo di un nuovo modello di efficienza energetica replicabile per le comunità locali del Leeman (Local Energy Efficiency Management). Dalla valutazione delle competenze imprenditoriali degli studenti delle scuole veronesi dell’Erasmus+ alle partnership tra Università, centri di ricerca e imprese di Oiresp (Open Innovation to raise entrepreneurship skills and public private partnership). E infine due progetti per la valorizzazione degli assett culturali intangibili e delle abilità tradizionali delle comunità del Locutra (local culture and tradizional skills for Center Europe Growth) e per la valorizzazione degli over 50, i cosidetti “aged”, portatori di competenze e saperi che rischiano di andare perduti dell’Afe (Age Friendly Employer). Verona Innovazione dovrà attendere fino a settembre per conoscere l’esito in merito all’approvazione delle domande. Poi i programmi entreranno in piena operatività dall’inizio del 2016.