L'Interporto di Padova batte la crisi: intermodale +8%
Il traffico intermodale all’Interporto di Padova è cresciuto nel 2014 dell’8% rispetto all’anno precedente. È questo il dato che emerge analizzando le movimentazioni di questi ultimi dodici mesi. Sono quasi 270 mila i TEU (unità di misura standard dei container) movimentati nei due terminal, per l’esattezza 269.918, contro i 251.300 del 2013. Un risultato di rilievo alla luce della situazione economica generale, ma anche delle pesanti limitazioni al traffico merci dovute al maltempo degli ultimi due mesi dello scorso anno.
Interporto Padova ha calcolato i benefici ambientali che derivano dal trasporto di questi container su ferrovia anziché su strada: quasi 20 milioni di litri di gasolio che si traducono in circa 61 milioni di tonnellate in meno di biossido di carbonio, 3400 kg di particolati (polveri che si misurano in microgrammi), 162 mila kg di ossidi di azoto e 32 mila kg di biossidi di zolfo. Un contributo invisibile, ma sostanziale, alla sostenibilità ambientale del trasporto merci.
A conferma del ruolo svolto dalla piattaforma padovana a livello nazionale, UIR (Unione Interporti Riuniti) l’associazione che riunisce i 23 interporti italiani, ha nominato il direttore generale di Interporto Padova Spa, Roberto Tosetto, Segretario Generale per il prossimo triennio. Tosetto lavorerà ai prossimi obiettivi dell’Associazione, tra i quali la crescita dell’intermodalità nazionale mediante efficienti collegamenti ai porti italiani, l’eliminazione dei “colli di bottiglia” infrastrutturali sulla rete ferroviaria e una maggiore incisività nella azione di supporto informativo all’attività legislativa e nella collaborazione con i ministeri.