Il Veneto come modello per la Green Economy indiana

Il Veneto come modello di sviluppo per l’India in ambito di Green Economy: i due filoni di “Lean & Green” e di sviluppo internazionale, portati avanti dai consulenti di Gianesin Canepari & Partners (società di consulenza di Asolo – TV), convergono in un progetto ambizioso che offrirà presto nuove chance di scambi di competenze e sviluppo di business a livello internazionale per le aziende italiane.

Parag Agarwal, esperto di smart city pianificazione urbana, e Alok Tiwari, socio di GC&P India, tornano in Italia e partecipano ad Ecomondo, a Rimini dal 5 all’8 novembre 2014, la piattaforma mediterranea della Green Economy, dove si incontrano le principali strategie europee ed internazionali sull´eco-innovazione e la trasformazione del rifiuto in risorsa. I consulenti indiani stanno infatti preparando l’arrivo in Veneto di una delegazione di imprenditori, manager pubblici e politici del loro Paese e, dall’altra parte, illustreranno le possibilità per le imprese italiane, attraverso un nuovo consorzio, di portare il loro expertise in India in materia di gestione di rifiuti urbani ed industriali.

Sotto la lente il sistema di gestione rifiuti del Veneto

Nei mesi scorsi i consulenti indiani, ospiti di GC&P di Asolo, hanno studiato con grande interesse il sistema di gestione dei rifiuti del Veneto, che potrebbe diventare il modello per un progetto imponente quale “Swachh Bharat” (o Campagna “India pulita”), lanciato il 2 ottobre scorso; una sfida proposta dal Primo Ministro indiano, Narendra Modi che sensibilizza politici e celebrità di tutto il mondo, e che intende far diventare realtà la visione di un’India pulita. La campagna dovrà arrivare a compimento entro il 2 ottobre 2019, quando si festeggerà il 150° anniversario della nascita del Mahatma Gandhi, e interesserà oltre quattromila città, e tre milioni di dipendenti pubblici e studenti di ogni grado, chiamati a pulire strade, edifici e infrastrutture in tutto il Paese.

Nel loro primo viaggio in Veneto, Parag Agarwal e Alok Tiwari hanno visitato gli impianti di trattamento dei rifiuti, per capire cosa è stato fatto in Veneto negli ultimi trent’anni. Hanno trovato una regione che ha raggiunto un’elevata efficienza nella raccolta dei rifiuti, grazie alla sensibilizzazione dei cittadini, perfettamente consapevoli del valore di pulizia e igiene pubblica. Secondo Arpa Veneto (2013), la regione produce infatti 2,2 milioni di tonnellate di rifiuti urbani l’anno, di cui il 63% viene gestita con la raccolta differenziata, mentre in discarica si smaltiscono solo 0,1 milioni di tonnellate l’anno.

I consulenti indiani hanno apprezzato il processo che inizia dalla riduzione e differenziazione dei rifiuti alla fonte. Queste azioni sono promosse dalla normativa UE, recepita a livello nazionale e locale, e nel settore industriale si traducono nell’applicazione delle metodologie “Lean & Green”. I risultati di efficienza si sono ottenuti in un percorso di decenni che ha interessato le imprese ma anche i singoli cittadini, con iniziative educative nelle scuole, sensibilizzazione attraverso i media di incentivi per la difesa dell’ambiente.

«Differenziazione alla fonte (anche di rifiuti speciali) – afferma Parag Agarwal – trattamento dei rifiuti per ottenere materie prime secondarie, energia e compost di alta qualità e minimizzare quanto finisce in discarica: l’esperienza del Veneto è considerata un eccellente punto di riferimento per l’India, dove il modello potrebbe venire replicato con successo nei prossimi anni, grazie alle tecnologie per la comunicazione di massa e alla nuova leadership del Paese, che ha una visione a lungo termine e ha preso l’impegno di avere un’India più pulita entro pochi anni. Una sfida che dovrà essere colta da 1.25 miliardi di persone in India. Nel mondo ci sono diversi esempi di successo, che possono essere presi a modello, ora spetta a noi imparare velocemente. Come dice il Mahatma Gandhi, dobbiamo essere noi il cambiamento che vogliamo vedere nel mondo.»

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