Una sede a Bruxelles per Veneto Banca
Veneto Banca, nell’ambito delle attività volte ad offrire un respiro internazionale alle imprese, ha sottoscritto la Convenzione di domiciliazione a Bruxelles presso la sede di Regione Veneto e Unioncamere Veneto. L’accordo è stato firmato stamane alla presenza di Roberto Ciambetti, assessore al Bilancio e Programma FESR Regione Veneto, Gian Angelo Bellati, segretario generale Unioncamere Veneto, Cataldo Piccarreta e Fabrizio Mora della Direzione Mercato Italia Veneto Banca.
Gli uffici di Bruxelles promuovono la visibilità e la rappresentatività del sistema economico, sociale e culturale del Veneto verso le istituzioni comunitarie per agevolare il processo d’integrazione europea. Gli uffici assicurano il collegamento tra il territorio e l’Ue nelle materie di competenza regionale, diventando un’antenna che consente al Veneto d’intensificare relazioni, presentare progetti e partecipare a programmi ed iniziative comunitarie, oltre a portare all’attenzione delle istituzioni le problematiche e le esigenze del territorio partecipando al processo decisionale europeo.
Tra le azioni che Veneto Banca porrà in essere in virtù della domiciliazione a Bruxelles vi è sia l’attività informativa e consulenziale verso le aziende (tramite la rete e i consulenti sul territorio, piattaforme online e incontri a tema con gli imprenditori), sia la creazione di specifici finanziamenti che agevolino l’utilizzo dei Fondi europei da parte delle imprese. Un ulteriore ambito d’azione sarà dedicato ai Paesi nei quali Veneto Banca è presente con le proprie banche estere, a partire dalla Croazia e dalla Romania.
«La presenza di istituzioni ed aziende a Bruxelles è fondamentale in questo momento di crisi economico-finanziaria. Oggi liquidità e risorse economiche sono sempre più quelle che arrivano da Bruxelles e la presenza di uffici di rappresentanza è strategica – dice Gian Angelo Bellati, segretario generale Unioncamere Veneto –. Quello svolto dall’ufficio di Unioncamere e Regione è un ruolo chiave. Gli uffici vogliono fare gioco di squadra e aprono le porte a realtà, come Veneto Banca, che hanno espresso interesse ad utilizzare la domiciliazione. Questo evita che importanti enti aprano in proprio a Bruxelles con spreco di denaro, anche pubblico, e soprattutto senza una politica unitaria. La convenzione prevede una serie di servizi, organizzazione di incontri e convegni, partecipazione a bandi di gara e presentazione di idee d’interesse per le politiche europee a vantaggio del Veneto».
«La domiciliazione a Bruxelles è strategica anche per il sistema bancario del territorio che, avendo un appoggio in loco, può cogliere occasioni che restando in Veneto non sfrutterebbe – sottolinea Roberto Ciambetti, assessore al Bilancio e Programmazione FESR Regione Veneto –. Presentarci alla prossima programmazione europea con al fianco una banca che capirà meglio il linguaggio europeo e in quale modo le imprese dovranno approcciarsi alle istituzioni europee è assolutamente necessario. E poi è un’ulteriore dimostrazione che “casa Veneto” a Bruxelles funziona e serve a portare nel territorio risultati e milioni di euro. Nei bandi a gestione diretta della Commissione europea, come Horizon2020, disporre di persone che sanno accompagnare le imprese parlando il linguaggio della Commissione permette di avanzare richieste che arrivano a destinazione con risultati importanti. L’esempio più eclatante sono i fondi portati a casa nel 2010 per l’alluvione, quasi 20 milioni di euro che non avremmo mai ottenuto senza persone capaci di preparare la documentazione europea».
«La mission di Veneto Banca è essere al fianco delle aziende laddove sono presenti occasioni di sviluppo, per affiancarle e supportarle. Poter contare su un nostro spazio e sulla presenza di nostri professionisti anche a Bruxelles costituisce una naturale evoluzione del nostro impegno di banca del territorio. Per questo ringrazio l’Unioncamere e la Regione per la fondamentale collaborazione – sottolinea il direttore Mercato Italia di Veneto Banca, Cataldo Piccarreta -. Con la domiciliazione presso i centri decisionali dell’Ue saremo in grado di fornire un supporto ancora più efficace al nostro tessuto produttivo, per il quale abbiamo già individuato delle specifiche linee di intervento».
«Veneto Banca ce la sta mettendo tutta per sostenere l’economia – ha spiegato Fabrizio Mora della direzione Mercato Italia di Veneto Banca –. Tra i risultati conseguiti vale la pena citare il +40% del flusso estero registrato dall’Istituto nel 2013, contro una media del Paese Italia del 2/3%».
Tra le realtà oggi domiciliate a Bruxelles, l’Associazione Ville Venete, CNA Veneto, le Università di Padova, Venezia e Verona, l’Autorità Portuale di Venezia e l’Associazione Generale Cooperative Italiane Veneto. L’accesso ai finanziamenti europei è sempre più strategico per l’economia regionale: per il 2014-2020 la Commissione europea metterà a disposizione 80 miliardi di euro sul fronte della ricerca ed innovazione attraverso i programmi Horizon2020 e COSME.
Contestualmente all’accordo di domiciliazione, Unioncamere Veneto ha presentato la Guida ai Finanziamenti Europei 2013. Divisa per sezioni tematiche (ricerca, sviluppo tecnologico e competitività, ambiente, nuova politica agricola comune, cambiamento sociale e innovazione, istruzione e cultura, salute e sicurezza, fiscalità e dogane, infrastrutture, formazione, cooperazione, fondi regionali/fondi strutturali) la Guida elenca i principali programmi europei per rendere più semplice ed immediata la ricerca di finanziamenti. I programmi sono descritti con schede di immediata consultazione che elencano gli obiettivi, la descrizione delle azioni finanziate, la proposta di budget, le previsioni di eventuali scadenze, la base giuridica di riferimento e i siti internet all’interno dei quali trovare maggiori informazioni.