Rapporto statistico veneto: ci salvano export e turismo

Un Veneto che soffre la crisi, pur cavandosela un po’ meglio della media nazionale. Un Veneto che resta la terza regione italiana per produzione di ricchezza. Un Veneto che riesce a far crescere l’export e a tenere vivo il mercato del turismo. È una regione tra luci e ombre quella che emerge dal Rapporto statistico 2013 appena pubblicato dalla Regione, consultabile online a questo link.

Nel 2012 Pil a -2,3%, un po’ meglio della media nazionale

Nel 2012 in Veneto la variazione percentuale del -2,3% del Pil risulta leggermente migliore del -2,4% nazionale. Secondo le analisi, il 2013 rappresenterà ancora un anno di contrazione (-1,2%) per poi lasciare il passo alla ripresa che dovrebbe avviarsi nel 2014 riportando una crescita attorno allo 0,9%. Nonostante le difficoltà congiunturali, il Veneto rimane la terza regione in Italia per la produzione di ricchezza, dopo Lombardia e Lazio: il 9,4% del prodotto interno lordo nazionale è realizzato in Veneto.

Export da 51 miliardi di euro, in crescita dell’1,6%

A fronte della stagnazione della domanda interna, le esportazioni risultano un’importante fonte di crescita. Le esportazioni venete hanno registrato nel corso del 2012 un incremento pari al +1,6% rispetto all’anno precedente, attestandosi ad un valore pari a 51,1 miliardi di euro. Il Veneto si conferma la seconda regione italiana, dietro solo alla Lombardia, per valore di beni esportati, con una quota pari al 13,1% del fatturato estero nazionale. La crescita delle esportazioni è sostenuta dall’aumento delle vendite sui mercati extra Ue (+6,7%), mentre quelle verso l’area Ue sono in lieve flessione (-1,9%).

Il turismo in linea con l’annata record del 2011: 15,8 milioni di arrivi

Nel 2012 il turismo veneto ha retto il confronto con un 2011 da record, grazie a un flusso di visitatori di 15,8 milioni di arrivi (+0,3%). I 62,4 milioni di presenze (-1,7% rispetto l’anno precedente) evidenziano ancora una volta la riduzione della permanenza degli ospiti nelle località di villeggiatura. Nel primo trimestre del 2013 si continuano a registrare buoni risultati con un incremento rispetto allo stesso periodo del 2012 del 2,2% per gli arrivi e una stabilità delle presenze (-0,4%). Questi risultati sono però influenzati da un’anticipazione del periodo pasquale da aprile (nel 2012) a fine marzo (nel 2013). %). Il Veneto registra un valore occupazionale in linea con quello dell’anno precedente, pari al 65%, e un tasso di disoccupazione del 6,6%, il più alto del decennio, ma nel confronto fra regioni, si conferma ancora una volta tra le regioni leader con il quarto tasso di occupazione più alto e il secondo tasso di disoccupazione più basso.

Zorzato: «Il Veneto cambia, importante guardare ai Brics»

«Il Veneto sta cambiando – è il commento del vicepresidente della giunta regionale Marino Zorzato – ma non sta subendo passivamente le trasformazioni e sa individuare le opportunità». Opportunità legate per esempio al rapporto con i Brics (Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica), verso i quali va focalizzata l’attenzione, perché – sottolinea il vice governatore – si tratta di realtà che cercano la qualità e la bellezza dei nostri prodotti. «Se un turista balneare – aggiunge Zorzato – spende mediamente circa 90 euro, il turista straniero arriva a spendere nel circuito arte-cultura 140 euro. Questo richiede che ci sia un’offerta turistica complessiva di qualità, collegata a cultura a paesaggio, perché il turista soddisfatto diventa poi il promo promotore del prodotto veneto all’estero».

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