Ok della Regione al nuovo terminal logistico a Fusina
Un nuovo passo in avanti per il Porto di Venezia. La giunta regionale del Veneto ha infatti espresso giudizio positivo di compatibilità ambientale, con prescrizioni e raccomandazioni, al progetto definitivo per la realizzazione del “Terminal autostrade del mare, piattaforma logistica Fusina”, presentato dall’Autorità Portuale di Venezia. L’intervento dovrà essere realizzato entro cinque anni dalla pubblicazione della delibera regionale, adottata ieri su iniziativa dell’assessore Renato Chisso, di concerto con il collega Maurizio Conte.
Il progetto è uno dei tre assi di sviluppo messi in cantiere dal Porto di Venezia: oltre al terminal logistico di Fusina, infatti, sono previsti un nuovo terminal container a Marghera e soprattutto un terminal off-shore che permetterà l’accesso alle navi con pescaggio fino a 20 metri e l’estromissione delle petroliere dalla laguna Veneta.
«Nell’approvare il provvedimento – ha sottolineato Chisso – la Giunta ha fatto proprio il parere favorevole espresso all’unanimità dei presenti dalla Commissione Regionale VIA, subordinatamente al rispetto di prescrizioni e raccomandazioni. Il Terminal veneziano delle Autostrade del Mare sarà realizzato all’incrocio del canale industriale Sud e dell’ultimo tratto del canale Malamocco – Marghera, nell’area già dell’Alumix».
Tra le varie opere previste, la principale è una darsena con quattro ormeggi capaci di ospitare contemporaneamente altrettante navi per servire sia i traghetti che trasportano i camion o i loro rimorchi, sia quelli che possono portare anche auto e passeggeri. Oltre all’infrastruttura portuale, il progetto prevede inoltre la realizzazione di una piattaforma logistica dotata di strade e ferrovia e di nuovi fabbricati, magazzini, piazzali portuali e parcheggi, per un’area complessiva di circa 36 ettari.
Le prescrizioni riguardano principalmente azioni e interventi di salvaguardia ambientale dell’area sia in fase di realizzazione che di esercizio, la verifica e la tutela di eventuali presenze archeologiche, l’inserimento paesaggistico e naturalistico. Le raccomandazioni si riferiscono alla protezione dei fondali, all’adozione da parte dei traghetti di combustibili con il più basso tenore di zolfo possibile, alla promozione di un accordo sul controllo dei combustibili stessi e al potenziamento della tratta ferroviaria insistente nell’area di progetto, previa elettrificazione.