Un milione e mezzo per far tornare i "cervelli in fuga" in Veneto
Un milione e mezzo di euro per attrarre laureati e diplomati veneti che sono andati all’estero, invertendo la tendenza alla cosiddetta “fuga dei cervelli”. È l’obiettivo del bando approvato dalla giunta regionale del Veneto per finanziare progetti di innovazione sociale che favoriscano il rientro di lavoratori qualificati. I progetti – si legge in una nota diffusa dalla Regione – potranno prevedere “maratone” per sviluppare progetti innovativi, in campo tecnologico o sociale o culturale, eventi di animazione del territorio, scambi internazionali, il coinvolgimento diretto delle imprese nel progettare poli di attrazione di ricercatori e idee innovative, “borse di rientro” per “cervelli” partiti dal Veneto e specializzatisi all’estero.
«L’obiettivo ultimo è garantire idee, competenze e professionalità al Veneto del futuro – dice l’assessore regionale al lavoro e alla formazione Elena Donazzan –. Questo bando è una scommessa sul futuro sulla capacità del sistema veneto di attrarre o di incubare nuove idee e nuovi progetti. Basti pensare all’industria culturale, che da sola rappresenta oltre il 6 per cento del prodotto interno lordo, e che può rappresentare un terreno fertile per generare idee innovative e nuove imprese ad alto valore aggiunto nel capitale umano».