BpVi, maxi sequestro: 106 milioni, "risarcimento per 8mila soci"
La Guardia di finanza ha sequestrato 106 milioni di euro da un conto corrente intestato a «Banca Popolare di Vicenza Spa in liquidazione coatta amministrativa» presso Monte dei Paschi di Siena. Il sequestro, eseguito il 5 febbraio 2018, è stato disposto dal Gip di Vicenza su richiesta dei Pm che indagano sul crack BpVi Luigi Salvadori e Gianni Pipeschi: una misura cautelare destinata, nelle intenzioni degli inquirenti, per la maggior parte a risarcire i circa ottomila ex soci della banca popolare vicentina che hanno partecipato all’aumento di capitale del 2014.
Il sequestro ha di fatto svuotato la «bad bank» scaturita dall’affondamento di BpVi e dall’acquisto delle attività principali al prezzo simbolico di 1 euro da parte di Intesa Sanpaolo. Secondo gli inquirenti quei 106 milioni equivarrebbero a un profitto ottenuto illecitamente quando la banca contattò migliaia di azionisti, operazione vietata, proponendo loro l’acquisto di nuove azioni, senza somministrare loro il test di adeguatezza dell’investimento della Consob.