Dagli imballaggi allo sportello delle idee. La rivoluzione Technowrapp parte dall'ascolto
Diventare grandi è una fortuna, ma come ogni “grande potere” porta con sé altrettante responsabilità. Tradotto in ambito aziendale, più cresce il fatturato e più si fa complessa la gestione di tutti gli aspetti della vita d’impresa. Alla Technowrapp di Fonzaso, azienda del Bellunese che dal 2002 produce macchine per avvolgere i bancali con film estensibile e sistemi di movimentazione dei pallet, il management ha tradotto la crescita dei numeri in un volano per le competenze diffuse. Intrecciando il tema delle skills, le competenze sempre più trasversali, a quello del welfare, lo star bene in azienda.
Lo racconta Davide Ceccarelli, amministratore delegato di Technowrapp, all’evento Human + Factory, una delle Innovation Stories di Venetoeconomia, il 5 dicembre alla Foscarini di Marcon. «Mi sono reso conto che non dovevo crescere solo io, ma dovevano farlo tutti i miei uomini – spiega Ceccarelli –. Mi è nata una voglia irrefrenabile di crescere e di cambiare. Ho capito che i miei metodi erano insufficienti, e ho provato un brivido immaginando come sarebbe potuta diventare la mia azienda se gestita in modo diverso».
Alzare l’asticella
A partire da testimonianze e racconti di altre aziende, l’ad di Technowrapp mette così in atto una serie di misure volte a cambiare radicalmente i rapporti interni. A partire dall’alzare l’asticella della formazione: 16 manager, sulla base della mappatura delle loro competenze, hanno partecipato a mini-master in azienda, con lo stesso Ceccarelli e i soci. In parallelo è iniziato il percorso di Elite di Borsa Italiana, non tanto finalizzato alla quotazione, quanto per soddisfare un bisogno di maggiore trasparenza e migliore capacità di gestione. Ma la vera rivoluzione arriva con Technowrapp People, il programma che hanno seguito tutti gli 83 dipendenti per imparare ad ascoltare il cliente e, ancor prima, ad ascoltarsi tra colleghi, con l’aiuto di un coach che una volta al mese è presente in azienda.
Valori condivisi generano un nuovo clima
«Qui dentro è cambiato il clima, le persone si sono aperte, hanno capito qual è l’importanza di lavorare in gruppo – è il bilancio tracciato da Davide Ceccarelli –. Abbiamo condiviso e scritto i nostri valori: uno dei primi è che in questa azienda ci racconteremo sempre la verità, a noi stessi e ai clienti. Un altro è che ognuno ha il diritto e il dovere di esprimersi: ogni idea viene verificata, raccolta, studiata, e si dà una risposta entro 30 giorni. Per le idee scartate si può “fare ricorso” a un tavolo mensile, e in terza istanza anche in direzione. Il tempo per le idee c’è sempre».
Le innovazioni riguardano anche welfare e rapporto con i clienti. È stata introdotta la flessibilità di orario, con 30 minuti di lasco in entrata e in uscita, un fatto tutt’altro che scontato in un’azienda metalmeccanica. Visto che molti usavano la pausa di dieci minuti per parlare al telefono, questa è stata allungata di cinque minuti, a patto che quel tempo fosse interamente dedicato al parlarsi di persona, faccia a faccia.
Il nuovo ufficio Customer Experience chiama tutti i clienti dopo un’installazione o una manutenzione, per capire come migliorare la loro esperienza. «Una volta formate le persone – dice il manager di Technowrapp –, abbiamo capito che non è folle il cliente, ma è folle chi non lo ascolta. Siamo noi che dobbiamo cambiare, non il cliente».
La formazione ora esce dall’azienda. Molti studenti dagli Istituti Tecnici Superiori, dai licei e dalle università sono accolti per essere formati e ascoltati. «Li abbiamo messi in ufficio o in produzione sfidandoli: guardate come lavoriamo e poi diteci tutte le cose che vorreste cambiare – racconta Ceccarelli –. Sono occhi nuovi, menti fresche che entrano in un ambiente che non conoscono e si accorgono dei processi sbagliati, dei passaggi inutili». Il cambiamento passa anche da qui.