Veneto Banca, Pignatone: in corso indagine sulla Banca d'Italia
Di fronte alla Commissione d’inchiesta sul sistema bancario e finanziario del Parlamento, il procuratore capo di Roma Giuseppe Pignatone rivela l’apertura di un’indagine che coinvolge la Banca d’Italia, inchiesta che per il momento non ha indagati né ipotesi di reato.
Pignatone, sentito il 24 ottobre dalla Commissione, ha spiegato che gli accertamenti si stanno effettuando sulla base di due esposti contro la vigilanza della Banca d’Italia. Gli esposti sono stati presentati da Pietro D’Aguì, ex manager di Banca Intermobiliare, una controllata di Veneto Banca, ex popolare veneta ceduta insieme alla Banca Popolare di Vicenza a Intesa San Paolo per il prezzo simbolico di un euro, nel salvataggio costato 5 miliardi di euro allo Stato.
La Procura di Roma ha chiesto a Bankitalia una serie di documenti che sono in corso di valutazione, ha spiegato Pignatone. L’ex amministratore delegato di Veneto Banca Vincenzo Consoli, ha aggiunto il procuratore, disse durante un interrogatorio che la Banca d’Italia conosceva i meccanismi di gestione dell’istituto di credito di Montebelluna, anche se Consoli non ha mai formalizzato denuncia a riguardo.
La Procura di Roma ha chiesto per Consoli e per altre dieci persone il rinvio a giudizio, nell’ambito dell’inchiesta principale che ruota attorno alle cosiddette “operazioni baciate”, cioè la concessione di mutui a prezzi più vantaggiosi ai clienti che accettavano di comprare azioni della banca. Operazioni che, ha detto Pignatone, ammontano a non meno di 350 milioni di euro.