Noima, una startup difende la reputazione online da bufale e fake
Si chiama Noima e ha per obiettivo la difesa della reputazione online, ovvero l’identità digitale di ognuno di noi. È la startup fondata dalla padovana Monica Bortolami e incubata al Vega, il Parco Scientifico Tecnologico di Venezia. Per gestire la web reputation, Noima si basa sulla blockchain, la tecnologia alla base degli scambi della moneta virtuale Bitcoin. Ad affiancare la fondatrice c’è Federica Tolli, 32 anni, esperta di strategie e sviluppo della brand identity, e un team multidisciplinare che copre gli aspetti dell’ingegneria reputazionale e legale, oltre agli specialisti in social media.
Grazie a una piattaforma basata sulla blockchain messa a punto da Noima, imprese o privati possono registrare e certificare i propri profili social, mettendosi al riparo dai rischi che nel mare magnum del web si possono sempre incontrare. Addio bufale, fake news e profili falsi sui social network, insomma.
Blockchain, strumento per tracciare le visite web
La blockchain, nata come strumento impiegato in ambito finanziario per tracciare gli scambi della moneta elettronica, di recente è oggetto di una “riscoperta” per le potenzialità di impiego in ambiti diversi. Fra le caratteristiche più interessanti, il fatto che è basata su un database pubblico i cui dati sono crittografati e non risiedono su un server centrale, ma sono distribuiti tra i diversi nodi della rete. Uno strumento che offre la possibilità di certificare le transazioni perché le operazioni registrate non possono essere modificate: il database è una sorta di libro mastro in cui sono “impressi” in modo indelebile tutti gli scambi effettuati.
L’altro strumento messo in campo è un software di web monitoring per l’analisi, il monitoraggio e la misurazione della reputazione online e dell’identità digitale di un brand o di un singolo individuo. Un software in grado di simulare attività umane di ricerca scandagliando social network, siti e blog, di analizzare tutto ciò che appare in rete in relazione al brand, di produrre report quantitativi e qualitativi.
Gestire le crisi online
«Un elemento di crisi come un feedback negativo rispetto a un progetto o un evento – spiega la founder Monica Bortolami, già titolare di una società di internet marketing – può generare un effetto a catena nel giro di poche ore e avere effetti devastanti sul business di un’impresa. Per questo non si può lasciare la gestione di queste situazioni all’improvvisazione: la proposta che noi facciamo alle imprese è quella di un piano di intervento di online crisis management. Un protocollo dettagliato, che definisce con precisione i passi da compiere e gli uffici interni da attivare allo scattare dell’alert. Una proposta che non rivolgiamo solo alle imprese, ma anche a figure per le quali la reputazione è elemento imprescindibile, pensiamo ad esempio ai politici o ad alcune categorie di liberi professionisti».
La startup è stata fra le realtà invitate a presentare il proprio progetto all’evento di apertura della tappa italiana del programma Start Europe Week, lo scorso lunedì 6 febbraio a Venezia.