Saldi in Veneto, al via il 5 gennaio 2017. Commercianti prudenti
Cominciano giovedì 5 gennaio 2017 i saldi in Veneto, che si chiuderanno il 28 febbraio. Mentre cresce il clima d’attesa e i consumatori si preparano a cercare le offerte dei capi invernali nei negozi e nei portali di e-commerce, da parte dei commercianti veneti le previsioni sono all’insegna della prudenza. Secondo il centro studi della Federazione Moda Italia di Confcommercio Veneto, alla fine della stagione dei saldi ogni persona avrà speso in media 140 euro, ogni famiglia 350. Perfettamente in linea con gli esiti dell’anno scorso.
«Se stiamo lentamente risalendo la china – afferma il presidente di Confcommercio Veneto Massimo Zanon – la strada verso l’uscita dalla crisi è ancora lunga. Non ci facciamo illusioni, ma cerchiamo di essere cautamente ottimisti: i saldi saranno sostanzialmente in linea con l’andamento dell’anno scorso, salvo i contraccolpi di un fenomeno in crescita esponenziale: l’acquisto online che, come abbiamo visto, a Natale sembra averla fatta da padrone».
Saldi in Veneto, Confcommercio teme l’e-commerce
Il presidente della Federazione Moda Italia Veneto Giannino Gabriel aggiunge: «Non ci aspettiamo un inizio scoppiettante. Complici la crisi e la concorrenza dei centri commerciali, ma soprattutto l’esplosione dell’e-commerce, che in questa stagione segna un +28% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Va detto che negli ultimi mesi del 2016 le vendite non sono andate poi male, ma i capi importanti, come giacche, giacconi e cappotti, sono rimasti in negozio. La speranza è che i consumatori si riservino di acquistarli in occasione delle vendite di ‘fine stagione’. Hanno venduto bene, invece, accessori e capi leggeri».
La categoria prende atto dell’evoluzione portata dal commercio online e si interroga sul proprio futuro: «Le vetrine nei centri urbani continuano a spegnersi, mentre scende il livello di chi subentra ai negozi storici – annota Gabriel –. Facciamo appello alle istituzioni, Regione in testa, perché si avvii una vera e concreta politica di rivitalizzazione delle città svuotate dallo strapotere dei centri commerciali nelle periferie dello shopping».