Prosecco patrimonio Unesco: la candidatura è ufficiale

È ufficiale la candidatura delle colline del Prosecco all’inserimento nella lista dei patrimoni dell’umanità dell’Unesco. La Commissione Nazionale italiana per l’Unesco ha deliberato all’unanimità, nella riunione del 26 gennaio 2017, la candidatura italiana per il 2017-2018 nella Lista dell’Unesco dei patrimoni mondiali dell’umanità del paesaggio vitivinicolo del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene. L’area candidata, tra Valdobbiadene e Conegliano, racchiude la zona di produzione del Prosecco Docg.

Il processo di valutazione comincerà il 1° febbraio 2017 e il suo esito sarà comunicato entro il luglio 2018. Il dossier di candidatura era stato firmato il giorno precedente dal ministro dell’agricoltura Maurizio Martina, che ora commenta: «Con questa candidatura vogliamo affermare il grande valore culturale e ambientale che la nostra agricoltura riveste in special modo in territori eccezionali come le colline di Conegliano e Valdobbiadene. Allo stesso tempo rafforziamo il posizionamento a livello di mondiale di una delle produzioni vitivinicole più pregiate e apprezzate del nostro Paese».

«È un giornata storica – commenta il presidente della Regione Veneto Luca Zaia –. Voglio innanzitutto ringraziare tutti quelli che hanno lavorato al dossier, una fantastica squadra che ha visto intrecciarsi professionalità di altissimo livello, veri e propri cultori e conoscitori del territorio. Scienza e amore per la nostra terra. Un’altra porzione di Veneto sta dunque per entrare nell’olimpo dei grandi siti dell’umanità. Ringrazio, inoltre, il presidente Bernabè, tutti i ministri del governo rappresentati nel Cniu, che hanno sostenuto la candidatura con l’approvazione, e i loro tecnici».

Nella zona si estendono circa 5.000 ettari di vigneto su cui operano oltre 3.000 agricoltori. 20 poli museali, numerosi itinerari di interesse a carattere storico ed enogastronomico, tra cui la prima strada del vino inaugurata nel 1966.
Sono 79,2 milioni le bottiglie di vino certificato come Docg, corrispondente a 593.798 ettolitri, prodotte nel 2014 in centinaia di unità produttive caratterizzate prevalentemente da piccole aziende agricole.

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