Svolta Cav: i congedi parentali non incidono sul premio aziendale
Una piccola grande rivoluzione culturale nel senso delle pari opportunità esordisce alla Cav, Concessioni autostradali venete. I giorni di congedo parentale di lavoratrici e lavoratori della società con sede a Venezia, che gestisce il Passante di Mestre, non verranno più conteggiati come giorni di assenza. Un reale sostegno al lavoro di cura che i genitori fanno a casa, allevando i propri figli. La novità è contenuta nell’accordo integrativo aziendale siglato il 6 agosto 2016 da Cav, Filt Cgil e Uiltrasporti. Quella delle “assenze” è una delle voci che incidono sulla definizione dei premi di produttività aziendale, dunque madri e padri fino ad oggi si ritrovavano in busta paga premi decurtati. L’accordo prevede forme di welfare aziendale innovative.
«La proposta, avanzata non a caso da una donna, la segretaria regionale della Filt Cgil, Federica Vedova – spiega Luisa Serato, presidente di Cav –, mi ha trovata subito pienamente d’accordo. Non è una questione di “quote rosa” o femminismo di principio, tanto più che questo aspetto dell’accordo favorirà anche i neo papà, è, invece, una questione di sensibilità. Da donne sono temi che si hanno più presente, ecco tutto».
«Abbiamo dato uno slancio in avanti alle politiche di genere – affermano Dario Massarotto, segretario aziendale di Filt Cgil, e Loredana Borghi, sua omologa di Uiltrasporti –, riconoscendo, inoltre, un valore aggiunto alla presenza/assenza con l’inserimento anche dei “congedi parentali”, un importante e qualificante istituto giuridico raramente recepito e salvaguardato dal mondo del lavoro».
Nel suo complesso il premio di risultato frutto dell’accordo di secondo livello si attesta per la categoria C a 2.200 euro. Fra le novità c’è l’opzione – che viene messa a disposizione dei dipendenti – di “dirottare” parte del premio di risultato in beni e servizi, per esempio l’acquisto di libri scolastici per i figli, una forma di welfare aziendale che ha il vantaggio di essere esentasse, come previsto dalle nuove norme che incentivano il welfare aziendale.