Caro scuola, spesa fino a 1.250 euro. Con l'usato si risparmia la metà

Si spendono anche 1.250 euro per arrivare ad avere tutto l’occorrente per il nuovo anno scolastico. Si sta avvicinando la fine delle vacanze estive, e le famiglie italiane con figli devono cominciare a pensare al caro scuola e al nuovo anno scolastico, che in Veneto inizierà lunedì 12 settembre 2016 e terminerà sabato 10 giugno 2017 (il calendario dei giorni di vacanza è disponibile qui). Nel 2016 aumenta la spesa per il materiale scolastico, mentre diminuisce quella per i libri, che rimane comunque una delle voci che incide di più sul bilancio. Ecco perché molte famiglie scelgono di acquistare libri scolastici usati, arrivando a risparmiare anche il 50%.

A proposito di caro scuola, da un conto effettuato a partire dalle liste dei libri di alcune scuole di Padova, che insieme a Verona e Vicenza è tra le città italiane in cui si legge di più, si capisce che in una prima liceo scientifico tradizionale si spendono circa 330 euro, in una quarta circa 460. Un po’ più cara la spesa per il liceo classico, complici forse i manuali di greco, con 385 euro in quarta ginnasio e 520 euro al quarto anno. Per gli studenti che si apprestano a cominciare le scuole medie i prezzi si aggirano invece sui 280 euro. Acquistare libri scolastici usati permette di risparmiare fino al 50% del prezzo di copertina. Si acquistano libri usati per tutti i cicli scolastici: medie inferiori, medie superiori ed università.

Classi prime, spesa media che si aggira sui mille euro

L’Osservatorio Nazionale Federconsumatori riferisce che i costi del materiale scolastico sono aumentati dello 0,8% rispetto al 2015. La spesa passerà dunque dai 514,00 euro dello scorso anno a 518,00 euro. Per la prima volta dal 2010, la spesa per i libri di testo scende rispetto agli anni precedenti, mentre ad aumentare in maniera più consistente sono i prezzi di astucci, diari e zaini. Quest’anno mediamente per i libri + 2 dizionari si spenderanno 498 euro per ogni ragazzo, il 6% in meno rispetto allo scorso anno (calcolo effettuato prendendo in considerazione le diverse classi delle scuole medie inferiori, licei ed istituti tecnici). Le spese sono particolarmente elevate per gli alunni delle classi prime. Nel dettaglio:

  • uno studente di prima media spenderà mediamente per i libri di testo + 2 dizionari 461,22 euro (il 5% in meno rispetto allo scorso anno). A tali spese vanno aggiunti 518 euro per il corredo scolastico e i ricambi durante l’intero anno, per un totale di 979,22 euro;
  • un ragazzo di prima liceo spenderà per i libri di testo + 4 dizionari 735,21 euro (l’8% in meno rispetto allo scorso anno) a cui si aggiungono 518 euro per il corredo scolastico e i ricambi, per un totale di ben 1.253,21 euro.

Materiali: ipermercato più conveniente della cartolibreria

La piattaforma di acquisti comparativi idealo è uno dei principali siti di comparazione prezzi in Europa, in cui è possibile confrontare oltre 40 milioni di offerte provenienti da circa 1000 negozi e-commerce. Inoltre la piattaforma produce regolarmente report e analisi di mercato sulle tendenze e le intenzioni d’acquisto degli utenti online basate sulle ricerche effettuate sulle proprie piattaforme di comparazione. Secondo una di queste indagini, acquistare il corredo scolastico al super o ipermercato è l’opzione più economica per le famiglie; rispetto alla cartoleria, si risparmia anche comprando su internet; molto delicata è la scelta dello zaino, perché al criterio estetico unisce l’attenzione a evitare che insorgano nel bambino problemi di postura:  la fascia di prezzo scelta dalle famiglie italiane per questo prodotto va da 25 fino a 40 euro.

La seguente infografica, basata su dati di Federconsumatori, prende in considerazione i costi per i principali prodotti di cancelleria e mette a confronto i prezzi di ipermercato e cartolibreria.

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I consigli per risparmiare sul caro scuola

Comprando l’occorrente per la scuola nei supermercati è possibile risparmiare fino al 30% rispetto alle cartolibrerie, con l’accortezza però di non cadere nelle truffe che possono nascondersi prezzi stracciati. Spesso è molto conveniente acquistare i libri direttamente dagli studenti degli anni precedenti: in questo modo si risparmia la percentuale che il rivenditore intermediario trattiene per sé. Comincia poi a diffondersi anche in Italia la pratica del cashback, ovvero siti che danno una percentuale dei guadagni ottenuti a chi clicca sulla loro pagina che rimanda a un sito dove comprare un prodotto, come appunto un libro di testo. Ci sono anche le cedole librarie, fornite dai comuni per acquistare gratis i libri soprattutto della scuola primaria. Inoltre l’articolo 9 del Decreto Legge 145 del 2013 prevede sgravi fiscali per il 19% di quanto speso in libri, fino a un massimo di 1000 euro per i testi scolastici: vale per 3 anni, dal 2014 al 2016, ed è necessario conservare lo scontrino con i dati dell’acquirente. È bene riflettere inoltre sul fatto che non sempre è indispensabile acquistare tutti i libri presenti nell’elenco che ogni scuola mette a disposizione: alcuni solo consigliati, o è possibile utilizzarne un’edizione alternativa magari già in possesso dello studente.

Rebecca Travaglini

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