Veneto Banca, chi sono gli azionisti che hanno perso di più
Non c’è solo Bruno Vespa fra gli azionisti di Veneto Banca che hanno bruciato parte dei loro risparmi dopo il crollo del valore delle azioni. Nella lista dei primi 100 azionisti dell’istituto di credito di Montebelluna, pubblicata oggi dalla Tribuna di Treviso, ci sono altri nomi di primo piano del mondo dell’imprenditoria e dell’economia italiana. Se la sigla MaVa di Torino non dirà niente ai più, bisogna però sapere che la società della famiglia Giovannone è il primo socio – dopo la stessa Veneto Banca che possiede la quota più importante con 2,5 milioni di azioni – con 1,3 milioni di azioni, che al punto massimo del valore azionario (40,75 euro ad azione, valore deprezzato del 22,8% nell’assemblea del 18 aprile 2015) equivaleva a 52,9 milioni, e ora rischia di valere molto meno.
C’è anche Silvio Berlusconi, con una quota assai minore, circa 1 milione di euro al punto massimo di valore, e spunta Carlo Benetton con la società Proposta Srl e 91mila azioni. Al di là dei nomi di copertina, però, qui c’è l’epicentro e qui rimangono le macerie più pesanti.
Veneto Banca, le azioni di Zoppas, Marchi e Stefanel
Tra i nomi veneti: l’immobiliarista Giorgio Batacchi, esponente dell’associazione “Per Veneto Banca” (13,5 milioni il massimo valore raggiunto), Gianfranco Zoppas (10,2 milioni di euro fino ad aprile 2015), Graziano Castagner (imprenditore di Vazzola, Treviso, 8,1 milioni), Enrico Marchi (a capo di Save, la società che possiede l’aeroporto di Venezia, con 7,5 milioni di euro), Giuseppe Stefanel (5,3 milioni) la famiglia Piovesana di Conegliano (5,1 milioni). Nomi di spicco dell’imprenditoria veneta sono anche Mario Polegato (circa 1,8 milioni di euro tra azioni personali e della società Lir srl), Silvia e Gianpaolo Buziol (Replay, 3,5 milioni al picco di valore) e Furio Bragagnolo patron trevigiano di Pasta Zara, che contava 6,5 milioni al momento del massimo valore, secondo quanto ricostruito dalla Tribuna.
Valbruna, Folco e Cattolica e le azioni Veneto Banca
La Folco Finanziaria Immobiliare di Vicenza risulta il tredicesimo azionista con più peso, pari a 16,3 milioni di euro al momento di massimo valore. Poco più in giù, al ventesimo posto in classifica, ecco le Acciaierie Valbruna della famiglia Amenduni, di Vicenza, con 13 milioni di controvalore delle azioni al valore di picco. La Fondazione di Venezia contava 11,4 milioni di valore delle azioni, e 11,1 milioni Cattolica Assicurazioni. Con 6,6 milioni al momento di massimo valore è cospicuo anche l’investimento in Veneto Banca di Mecc Alte spa, azienda meccanica di Montecchio Maggiore (Vicenza).