Veneto Banca: conciliazione paritetica per i soci beffati
Conciliazione paritetica: è questo il ramoscello d’ulivo che il cda di Veneto Banca porge ai piccoli e grandi soci beffati per il crollo del valore delle loro azioni (fra i “grandi” si è rivelato pochi giorni fa anche Bruno Vespa). Un segnale politico a poche settimane dall’assemblea che il 5 maggio eleggerà i nuovi vertici della banca di Montebelluna. In serata sono stati rivelati i nomi delle due liste che si sfideranno all’assemblea.
Di fronte a una protesta che monta – con decine di azioni legali avviate dai soci – oggi il cda ha deliberato di «dare mandato al management dell’Istituto di verificare la fattibilità di una procedura di conciliazione paritetica per la definizione delle controversie relative ai titoli azionari e obbligazionari emessi dall’Istituto» come spiega una nota ufficiale. La banca cercherà le associazioni dei consumatori più rappresentative per verificare un’intesa che metta fine allo stillicidio di denunce e richieste di risarcimento.
Veneto Banca, il 5 maggio, due liste contrapposte
I piccoli soci rappresentati dall’Associazione azionisti Veneto Banca di Giovanni Schiavon e i soci “di peso” organizzati dal gruppo Per Veneto Banca guidato da Matteo Cavalcante hanno già annunciato che si coalizzeranno presentando una lista comune: vogliono rinnovare del tutto i vertici attuali, a partire dall’ad Cristiano Carrus e dal presidente Pierluigi Bolla. I quali invece presenteranno una lista all’insegna della continuità.
L’obiettivo è definire «il perimetro dei soggetti ammessi alla procedura» e “contenuti, modalità e criteri del Protocollo d’Intesa volto a regolare la procedura». La soluzione stragiudiziale permetterebbe, secondo la banca di Montebelluna, di «risolvere le eventuali controversie con l’Istituto in tempi enormemente più brevi rispetto alla giustizia ordinaria, gratuitamente e senza adire le vie legali».
Bolla: «Con la conciliazione gratuità e tempi brevi»
«Vogliamo testimoniare con i fatti la volontà del consiglio e della banca di tenere al di sopra di tutto la tutela e la soddisfazione dei suoi clienti – spiega il presidente del gruppo Veneto Banca, Pierluigi Bolla – Nel corso dell’assemblea del dicembre 2015 abbiamo sottolineato la nostra determinazione a voler affrontare e risolvere le rimostranze ereditate dal passato, riconoscendo la massima attenzione e tutela per i clienti, anche attraverso il dialogo e la collaborazione con le associazioni dei consumatori».
«La conciliazione paritetica, infatti, apporterebbe una serie di importanti vantaggi per i clienti – prosegue Pierluigi Bolla –: gratuità della procedura, tempi brevi per la definizione della controversia, possibilità di avvalersi di professionisti esperti, sempre restando liberi di accettare la proposta transattiva o meno, senza alcun pregiudizio per i propri diritti».