Crisi BpVi e Veneto Banca: Don Torta in piazza il 30 aprile

Il coordinamento Don Torta dei soci di Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca scende in piazza sabato 30 aprile: un corteo convocato alle ore 10.00 in piazzale dalla Stazione a Vicenza, «per sostenere la protesta degli azionisti risparmiatori delle banche popolari venete, manifestazione cui potranno partecipare tutte le componenti della società veneta che si riconoscano nelle affermazioni di principio di cui sopra e nei valori di civiltà cristiana della nostra società». Al corteo non saranno ammessi «simboli o slogan di partiti o organizzazioni politiche» ma solamente «manifesti di protesta, che siano privi di espressioni particolarmente offensive o di particolare dileggio, e la bandiera italiana e veneta».

Il coordinamento Don Torta, che riunisce l’Associazione Soci Banche Popolari Veneto guidata dal sacerdote di Dese (Venezia), l’Associazione azionisti associati Bpvi di Andrea Arman e Noi che credevamo nella Popolare di Vicenza di Luigi Ugone, torna in piazza due mesi dopo il corteo del 26 febbraio, quando la parola d’ordine era l’opposizione alla trasformazione della Banca Popolare di Vicenza in società per azioni.

Ora, a trasformazione fatta, il No è alla quotazione in Borsa, con un invito ai soci a non aderire all’aumento di capitale della banca e la richiesta di misure a supporto dei soci danneggiati dal crollo del valore delle azioni della ex popolare BpVi e dalla “cugina” Veneto Banca di Montebelluna.

“Misure sociali a favore dei soci BpVi danneggiati”

Don Torta

Don Enrico Torta

L’invito è esteso a tutti i parlamentari di Veneto e Friuli Venezia Giulia, alla Commissione d’inchiesta regionale sulle banche popolari, alla Regione Veneto, ai 579 sindaci veneti e a tutte le associazioni dei soci e dei consumatori presenti all’udienza dell’11 marzo 2016 in consiglio regionale. Ma la piazza è aperta anche a Confindustria, agli artigiani e ai sindacati, alle diocesi e alle parrocchie.

Oltre al No all’aumento di capitale, da cui le associazioni “Don Torta” chiedono ai soci di stare alla larga, la manifestazione servirà a rilanciare la piattaforma sociale proposta la settimana scorsa, che prevede misure a tutela dei piccoli azionisti danneggiati, come ad esempio il blocco dei pignoramenti e delle esecuzioni su tutti i crediti che le banche vantino nei confronti di soggetti che abbiano acquistato azioni e obbligazioni delle due banche dal 2013 in poi «in maniera non diversificata e senza trasparenza», finendo in pieno danneggiati dal crollo del valore azionario.

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