Banca Popolare di Vicenza, Fondo Atlante garantisce per Unicredit
Banca Popolare di Vicenza, il Fondo Atlante pronto a sostenere Unicredit nell’aumento di capitale da 1,5 miliardi di euro dell’istituto vicentino. Ne dà notizia questa mattina Unicredit, che «comunica di aver raggiunto in data odierna con Quaestio Management Sgr, per conto del Fondo Atlante in corso di costituzione, un accordo che prevede, con riferimento all’aumento di capitale finalizzato all’Ipo di Banca Popolare di Vicenza, il sub-underwriting da parte del Fondo Atlante in relazione agli impegni assunti da UniCredit S.p.A. nel contesto dell’aumento di capitale della Banca Popolare di Vicenza. L’accordo è condizionato tra l’altro all’ottenimento delle necessarie autorizzazioni e al raggiungimento degli obiettivi di raccolta minima».
Per sub-underwriting si intende subentro nella garanzia che Unicredit ha dato a Banca Popolare di Vicenza, che ha avviato nelle scorse settimane l’operazione di rafforzamento patrimoniale per rientrare nei parametri della Banca centrale europea. L’aumento si doveva chiudere inizialmente a metà aprile, ma a inizio mese Unicredit ha ottenuto la proroga del termine fino al 10 maggio, per dare ulteriore tempo al mercato di investire sulla ex popolare veneta, ora trasformata in Spa e lanciata verso la quotazione in Borsa.
Il Fondo Atlante, una sorta di “salva banche” lanciato la settimana scorsa con la regia del governo Renzi, l’apporto di investitori privati e la guida della società Quaestio Capital Management Sgr presieduta da Alessandro Penati, nasce proprio con lo scopo di «assicurare il successo degli aumenti di capitale richiesti dall’Autorità di vigilanza a banche che oggi si trovano a fronteggiare oggettive difficoltà di mercato, agendo da back stop facility». L’accordo di oggi fra Unicredit e Quaestio rappresenta la concreta applicazione del concetto.