Banca Popolare di Vicenza, Iorio a assemblea: "Punire colpevoli"

Banca Popolare di Vicenza, è breve la replica del direttore generale Francesco Iorio al termine degli interventi dei soci. Quindici minuti di discorso che si conclude quando manca un quarto d’ora alle 14. Iorio legge integralmente la lettera della Banca centrale europea ai soci, poi risponde sull’azione di responsabilità verso i vecchi vertici («i colpevoli vanno puniti»), rivendica una collaborazione «continuativa» con le procure che indagano sulla banca, spiega quante azioni possiede ancora l’ex presidente Gianni Zonin («circa 74mila») e invita a non aver paura degli investitori istituzionali che metteranno i loro soldi nella banca se si trasformerà in Spa.

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Un minuto di silenzio per l’addetto alla sicurezza morto

L’avvio del discorso è però dedicato all’uomo deceduto questa mattina all’assemblea, un addetto alla sicurezza stroncato da un malore. «Siamo stati raggiunti da una notizia terribile – dice Iorio – una delle persone che ha collaborato all’organizzazione dell’assemblea è purtroppo deceduta questa mattina all’ospedale di San Bonifacio. Chiedo un minuto di silenzio».

Poi il dg di Banca Popolare di Vicenza legge integralmente la lettera che la Banca centrale europea ha inviato al cda nei giorni scorsi. «L’approvazione di tutti e tre gli elementi del progetto è anche condizione di efficacia della garanzia rilasciata da Unicredit, fattore fondamentale per la credibilità del progetto» recita un passaggio. E poi Iorio sottolinea un passaggio in particolare: «La BpVi è a un bivio». Poi la specifica: «L’aumento di capitale è da 1,5 miliardi, non di più».

Iorio: “Chi aveva oggettive responsabilità licenziato”

Poi l’azione di responsabilità verso i vecchi vertici, chiesto da più parti durante l’assemblea. «Io ho 13 manager a mio riporto – dice Iorio – e 11 su 13 sono nuovi. Tutti i manager nei confronti dei quli si sono eveidenzaite oggettive resposnabilità sono stati licenziati senza spendere un euro. I colpevoli vanno puniti, sono il primo a sostenerlo».

Rapporto con le procure che indagano su BpVi (Vicenza, Prato e Udine): «Da quando ho preso la responsabilità di questa banca non c’è stato un momento in cui la collaborazione con le procure italiane interessate non sia stata fattiva e continuativa – prosegue il dg – e non limitata a una fuga di notizie di 9 paginette uscite sui giornali. Il tempo sarà galantuomo in questo senso. Non bisogna avere fretta di fare le cose, ma pazienza per farle per bene».

Aumento di capitale: “Investitori istituzionali opportunità”

Iorio parla poi della sua trasferta a Londra e New York per portare il piano industriale di BpVi all’attenzione di fondi di investimento internazionali. «Il piano industriale ha colpito molto favorevolmente gli investitori istituzionali che non sono un rischio ma un’opportunità – dice Iorio – Loro non hanno mai impedito a Ubi, Bpi e ad altre banche quotate di essere banche del territorio, anzi hanno rafforzato questa vocazione. Per quanto riguarda l’aumento di capitale, ho escluso il diritto di opzione perché avrebbe portato a uno sconto all’origine del prezzo di quotazione in Borsa».

Soci Banca Popolare di Vicenza: “Tavolo tra qualche mese”

«Fra qualche mese apriremo dei tavoli di confronto per valutare le situazioni che riguardano i soci» afferma Iorio riferendosi alle tante situazioni difficili di soci che hanno visto i propri risparmi volatilizzato dopo il crollo del valore delle azioni di quasi il 90% in un anno. «Il capitale tangibile della banca è di 2,2 miliardi – prosegue Iorio – Le azioni riconducibili a Zonin sono circa 74 mila.
Non sono in grado di dare una risposta per quanto riguarda quelle della Fondazione Roi» dice Iorio, riferendosi alla fondazione benefica di Vicenza che gestisce i lasciti del marchese Roi, e che sotto la presidenza di Gianni Zonin ha investito massicciamente in azioni della Banca Popolare di Vicenza, trovandosi ora con una voragine nel bilancio, passato da 29 milioni a 2,9.

Per quanto riguarda l’aumento di capitale, avverrà nella seconda metà di aprile, ha proseguito Iorio. La chiusura del discorso è dedicato ai soci: «Una socia oggi mi ha consgnato una lettera, me ne sono arrivate moltissime in questi mesi, ne sento un peso morale e iudifico altissimo. Farò il possibile per venire incontro a coloro che si sentono in qualche modo danneggiati».

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