Addio ad Angelo Ferro: una vita tra impresa e sociale

È morto nella notte tra sabato 12 e domenica 13 marzo 2016 il professor Angelo Ferro. Docente universitario, imprenditore, uomo chiave in tante storie tra impresa e sociale, sarà ricordato soprattutto per la sua ultima, grande scommessa: quel Centro Civitas Vitae sognato, progettato e costruito nel quartiere padovano della Mandria.

La fondazione dell’Oic

Nato a Padova nel 1937, Angelo Ferro fin da giovanissimo si è interessato di problematiche socioeconomiche, con particolare riferimento all’ambito della longevità, dando vita a Padova nel 1955 insieme a Don Antonio Varotto e Nella Maria Berto alla Fondazione Opera Immacolata Concezione, diventata nel corso degli anni una delle più grandi organizzazione no profit europee con oltre 1.500 dipendenti di 29 diverse nazionalità.

L’impegno imprenditoriale e accademico

Quello nel campo del sociale è sempre stato accompagnato dall’impegno sul fronte accademico e su quello imprenditoriale. Per più di tre decenni Ferro è stato professore di Politica economica internazionale e di Economia internazionale all’Università di Verona. L’avventura nel mondo dell’impresa è stata prima di tutto quella nella sua Pavan, leader mondiale nell’impiantistica alimentare, ma anche all’interno dei consigli di amministrazione di numerose società quotate, in particolare nell’ambito editoriale (Rcs tra tutte) e bancario. E proprio queste competenze – da un lato quelle dell’accademico, dall’altro quelle dell’imprenditore sul campo – Ferro ha sempre cercato di trasferirle al mondo del no profit, cercando di conciliare al meglio i dettami dell’equilibrio economico con quelli della sostenibilità sociale.

Angelo Ferro e il sogno della Civitas Vitae

Il suo legato più importante resteranno proprio i 12 ettari della Civitas Vitae: le oltre 700 persone ospitate, le strutture di riabilitazione, l’hospice, le villette per i pensionati autosufficienti, il centro culturale, il museo del giocattolo. E ancora le strutture a servizio del quartiere – l’asilo, il bocciodromo, gli orti sociali, le strutture sportive – e più ancora quel pezzo di futuro rappresentato dal Talent lab, dove giovani e giovanissimi appassionati d’innovazione danno corpo e concretezza ai propri sogni. Proprio come lui.

Finco: «Ci lascia un uomo di straordinari valori»

Tanti i messaggi di cordoglio per la scomparsa dell’imprenditore. Uno tra tutti, quello di Massimo Finco, presidente di Confindustria Padova, associazione che dal 1981 al 1985 lo stesso Ferro aveva guidato. «Con la scomparsa di Angelo Ferro – dichiara Finco – ci lascia un amico e uno dei grandi imprenditori che hanno fatto la storia dell’industria veneta nel Dopoguerra, un economista e un profondo intellettuale, ma soprattutto un uomo di straordinari valori e rigore morale, che ci ha dato con semplicità e coerenza l’esempio di cosa vuol dire ‘etica del fare impresa’, ha perseguito nei molteplici ambiti di attività l’impegno di contribuire con il suo lavoro a una società più giusta e vicina ai bisogni dell’uomo, a rapporti regolati da un comune senso di responsabilità, di investire in progetti che sapessero coinvolgere soggetti spesso dimenticati o trascurati. Tra questi, anzitutto, le categorie più deboli e marginalizzate, come gli anziani, che possono ancora esprimere risorse ed energie per una collaborazione attiva, eppure vengono troppo spesso scartati come inutili e improduttivi».

Rotary, a Ferro – unico italiano – il massimo riconoscimento internazionale

Una targa (ormai postuma) per un riconoscimento ambito: Angelo Ferro era da poco stato insignito dal premio “Servire al di sopra di ogni interesse personale” dal Rotary International. Non ha fatto in tempo a farsi vedere consegnato il massimo riconoscimento per un rotariano. Ecco il cordoglio di Cesare Barbieri, presidente del Rotary Club Padova Nord di cui Ferro è stato il fondatore. «Il Rotary International, per voce del Governatore del Distretto 2060 Giuliano Cecovini – spiega Barbieri –  vuole unirsi alle generali espressioni di cordoglio per la scomparsa di Angelo Ferro, fondatore e past-president del Rotary Club Padova Nord. La sua geniale intuizione della longevità come risorsa e le sue straordinarie azioni in favore dei più deboli gli hanno meritato proprio quest’anno il Premio ‘Servire al di sopra di ogni interesse personale’, che è il più alto riconoscimento attribuito dal Rotary International a rotariani di ogni nazionalità. Angelo è l’unico italiano, in una ristrettissima rosa internazionale, cui sia stato conferito questo ambito riconoscimento. La targa è arrivata dalla sede americana di Evanston proprio in coincidenza con il suo decesso, e verrà consegnata postuma in un prossimo Congresso distrettuale».

Domenico Lanzilotta

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