Veneto, 1 milione di turisti in più nel 2015

Il 2015 conferma il turismo come uno dei comparti più solidi dell’economia regionale. In riferimento all’anno appena trascorso, secondo i dati diffusi nei giorni corsi dall’assessore regionale al turismo Federico Caner, basati sull’analisi condotta dal dipartimento Turismo, in collaborazione con il Centro internazionale studi economia turistica (Ciset), in Veneto si contano 17.250.925 arrivi, un milione in più rispetto al 2014, che corrisponde a +6,1 punti percentuali rispetto all’anno precedente.

Venezia, prima città turistica

La classifica delle provincie più visitate non desta particolari sorprese: al primo posto resta salda Venezia, dove sono transitate, in 12 mesi, 8.652.195 persone (+4%). Seconda Verona che, con 4.167.475 arrivi, segna un aumento dell’8,7%. Dopo la città dell’Arena, si posizionano Padova, a quota 1.726.306 turisti (+8,8%), Belluno, a 874.288 (+9,6%), Treviso, a 865.364 (+7,2%), Vicenza, a 675.017 (+5,7) e, infine, Rovigo a 290.280 (+5,9%).

L’identikit del turista in Veneto

Dei 17 milioni di turisti in entrata, la componente straniera, con 11,2 milioni, è preponderante. I più affezionati sono di nazionalità tedesca o austriaca: la loro presenza in terra veneta, negli ultimi otto anni, è cresciuta del 24%. La loro spesa media giornaliera corrisponde a 79 euro, che salgono a 406 euro per l’intero soggiorno.

A Venezia 3 miliardi dai turisti

Guardando agli introiti complessivi, i visitatori provenienti da oltre confine, nel 2015, hanno lasciato alla Regione una cifra pari a 5 miliardi di euro (+5%), di cui circa 3 sono confluiti a Venezia e poco più di un miliardo a Verona: il resto è frammentato nelle altre cinque province. Per quanto riguarda le abitudini del viaggiatore medio, la grande maggioranza predilige, come struttura ricettiva, l’albergo o l’hotel, soprattutto se a 4 o 5 stelle, dove prenota il 69,2% di chi arriva. Buona la performance delle residenze di categoria più elevata, che registrano +15,6 di presenze rispetto al 2014

Puntare sulla qualità

«Gli obiettivi della Regione – è il commento di Caner – sono di consolidare i mercati tradizionali, di esplorare quelli emergenti ma soprattutto di puntare sulla qualità, potenziando la nostra offerta in termini di servizi». «Le tendenze in atto vedono il declino inarrestabile dell’offerta delle strutture a 1 e 2 stelle – aggiunge Marco Michielli, presidente di Confturismo Veneto – la sostanziale stabilità dei 3 stelle e l’espansione notevole dei 4 e 5 stelle, a conferma che il turismo deve puntare sull’alta qualità».

Camilla Pisani

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