Cariverona, si apre l’era Mazzucco

Prima settimana di lavoro, nella sede di via Forti, per il neo eletto presidente della Fondazione Cariverona Alessandro Mazzucco. La nomina dell’ex magnifico rettore dell’Ateneo di Verona al vertice dell’ente scaligero è arrivata lo scorso venerdì al termine di un lunga fase che ha visto alternarsi, nel toto-nome per il successore di Paolo Biasi, anche l’imprenditore Silvano Pedrollo e l’avvocato Giovanni Sala, poi riconfermato vice vicario.

Mazzucco è stato designato dai 25 membri del Consiglio generale di Cariverona con voto unanime, fatta eccezione per quello di un solo consigliere, l’ex deputato Pd Wilmo Ferrari, che avrebbe invece preferito Sala. Insieme al presidente, sono stati nominati anche i sette membri del nuovo Consiglio di amministrazione, che resterà in carica fino al 2019, mentre per il nome del direttore generale si dovrà attendere ancora qualche giorno, anche se i dubbi sono pochi: dovrebbe essere Giacomo Marino, dirigente di Ubs Bank a Londra, figlio del notaio Maurizio Marino, inizialmente indicato come possibile presidente.

Il neo presidente chirurgo

Di professione medico cardiochirurgo, Alessandro Mazzucco, 72 anni, succede all’ingegnere Paolo Biasi, 77 anni di cui 24 alla guida della Fondazione, che lascia l’incarico per limiti di mandato. Originario di Venezia, Mazzucco, dopo la laurea a Padova, due specializzazioni a Torino e Bologna, ed esperienze a Londra e Boston, nel 1983 diventa professore associato di Chirurgia cardiovascolare all’ateneo patavino per poi approdare a Verona nel 1991, dove viene chiamato a dirigere la divisione di Cardiochirurgia della Facoltà di Medicina e la scuola di specializzazione.

Nel 1985 partecipa al primo trapianto di cuore effettuato in Italia, a Padova, come componente dell’équipe del professor Vincenzo Gallici. Nel 1994 è proprio lui ad eseguire, per la prima volta a Verona, la stessa operazione. Nel 2004 viene nominato rettore dell’Università degli Studi di Verona, incarico che ricoprirà per i successivi nove anni.

Il futuro di Cariverona: precedenza alle banche

Flavio Tosi

Flavio Tosi

Dal fronte amministrativo, al neo presidente sono già arrivate le prime indicazioni su quelli che dovrebbero essere i temi prioritari per la città. L’“elenco” giunge direttamente dal primo cittadino: «C’è la riqualificazione dell’ex caserma Passalacqua, a Veronetta, e il restauro di Castel San Pietro – ha spiegato il sindaco Flavio Tosi nel dopo nomina – e poi ancora, l’intera operazione del Polo culturale, Eataly, su cui siamo impegnati con Farinetti, e la valorizzazione degli asset della Fiera e dell’aeroporto Catullo».

Ma in primo piano, per il momento, resta il risiko delle popolari del Veneto e, di conseguenza, il ruolo del che ricoprirà la Fondazione in questo quadro intricato. «Terremo gli occhi puntati sul Banco Popolare e, soprattutto, sulla Popolare di Vicenza, perché è quella la situazione più urgente», ha preannunciato Mazzucco che, fin dai primi giorni del suo mandato, ha fissato incontri con esponenti del mondo bancario.

Camilla Pisani

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