Veneto Banca, recesso per 14 milioni
Sono 219 i soci di Veneto Banca che hanno approfittato del diritto di recesso, vendendo le loro quote prima della trasformazione in Spa dell’istituto di credito, deliberato dall’Assemblea Straordinaria dei Soci del 19 dicembre 2015. Il termine previsto era giovedì 7 gennaio 2016, e il valore deciso per la vendita era pari a 7,3 euro ad azione. I 219 soci su 87.504 rappresentano lo 0,25% della compagine sociale.
In vendita l’1,6% del capitale sociale
Le azioni oggetto di recesso sono 2.017.248 e corrispondono al 1,62% dell’attuale capitale sociale di Veneto Banca. Il controvalore complessivo dell’esercizio di recesso risulta pari a 14.725.910,40 Euro, al valore di liquidazione di 7,30 Euro per azione.
«Dall’esito dell’esercizio del diritto di recesso emerge una sostanziale compattezza dei nostri soci, a conferma della fiducia nei confronti del nostro Istituto e del percorso di risanamento e rilancio intrapreso con nuovo impulso dal Consiglio di Amministrazione negli ultimi mesi» dice il presidente di Veneto Banca, Pierluigi Bolla.
«Continueremo a garantire ai nostri soci la massima trasparenza possibile , in coerenza con tutte le iniziative messe in campo mediante la campagna informativa e quanto illustrato dall’Amministratore Delegato durante i lavori assembleari, sul lavoro fin qui svolto, sulle potenzialità del nostro Istituto e sulle sfide che siamo pronti ad affrontare».
«In assemblea abbiamo trovato una compagine sociale che ci ha dato risposte ferme e sicure. L’esito dell’obbligatorio passaggio del Diritto di Recesso conferma questa strada – ha sottolineato Cristiano Carrus, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Veneto Banca – siamo determinati a lavorare con efficienza ed efficacia per presentarci alla prossima Assemblea da SpA con una nuova Veneto Banca, adeguatamente dotata di mezzi patrimoniali, quotata in Borsa e percepita dai mercati finanziari internazionali come affidabile e interessante. Possiamo contare su una popolazione aziendale unita e nuovamente motivata nel perseguire obiettivi concreti, in primis quello di riguadagnare la fiducia dei nostri clienti e dei soci».
Le azioni inoptate
Le azioni oggetto di recesso saranno offerte in opzione ai possessori di azioni Veneto Banca che non abbiano esercitato il Diritto di Recesso, in proporzione al numero di azioni Veneto Banca da essi possedute. I titolari di azioni Veneto Banca che eserciteranno il diritto di opzione, purché ne facciano contestuale richiesta, avranno altresì diritto di prelazione nell’acquisto delle azioni oggetto di recesso che siano rimaste inoptate. Ove residuassero azioni oggetto di recesso all’esito dell’offerta in opzione e dell’eventuale esercizio del diritto di prelazione, la Banca procederà ad offrire tali azioni a terzi al valore di liquidazione.