Accordo a Banca Padovana: no licenziamenti
Licenziamenti scongiurati a Banca Padovana. Nella tarda serata di ieri è stata raggiunta un’ipotesi d’accordo che salva tutti i posti di lavoro scongiurando i 90 esuberi, su 287 dipendenti totali, richiesti dalla Bcc di Roma per rilevare la Banca di Credito Cooperativo con sede a Campodarsego, che dal maggio 2014 è commissariata.
Ieri scadevano i trenta giorni di tempo per trovare un’intesa. Ed è arrivata, a quanto dicono i sindacati Fisac Cgil, First Cisl e Fabi: «Nella tarda serata di oggi in Federveneta abbiamo raggiunto un’ipotesi di accordo che salva tutti i posti di lavoro che la procedura 223 avrebbe potuto mettere in discussione – scrivono le organizzazioni sindacali in una nota – L’accordo prevede una serie di soluzioni che, condizionatamente all’intervento della Cessionaria, garantiranno il mantenimento dell’occupazione. Gli strumenti utilizzati per raggiungere l’obiettivo dei 90 esuberi dichiarati sono: l’accesso al Fondo di Solidarietà, una serie di uscite volontarie incentivate, il passaggio di alcuni dipendenti ad altre banche e alla Federazione Veneta, la cessione di contratto di alcuni dipendenti ad una società di servizi bancari, la mobilità territoriale presso la Cessionaria».
«Trattativa chiusa senza licenziamenti»
L’accordo di massima è stato raggiunto nella sede della Federazione Veneta delle Banche di Credito Cooperativo, a Padova: al tavolo sedevano i referenti della Federazione, i commissari e i sindacati bancari nazionali, regionali e aziendali. «Chiusa senza licenziamenti la trattativa» esultano le sigle sindacali, per le quali l’accordo «consente a Banca Padovana di guardare al futuro ripristinando in pieno la propria attività creditizia a beneficio del territorio e della clientela, salvaguardando i soci e i dipendenti».
Con 28 sportelli, 9 mila soci e 60 mila clienti, Banca Padovana è la più grande banca di credito cooperativo del veneto e la terza in Italia.