Valdastico Sud: Delrio vara l'autostrada

Questa mattina il ministro delle Infrastrutture, Graziano Delrio, ha inaugurato a Noventa Vicentina l’ultimo tratto dell’autostrada Valdastico Sud – A31. La nuova arteria ora collega Piovene Rocchette nell’alto vicentino, il capoluogo berico e, a sud, Badia Polesine e la statale transpolesana. I 54 chilometri da Vicenza a Badia Polesine toccano 22 comuni delle quattro province di Vicenza, Verona, Padova e Rovigo.

La fine dei lavori nel tratto sud della A31, ha commentato Delrio a margine del taglio del nastro, «dopo tanti anni mi pare importante, perché permette di collegare aree ad altissima densità industriale. Molto bene, l’Italia ha bisogno di completare le opere».

Valdastico Nord, Delrio: «Discussione trasparente»

Il ministro ha poi fatto il punto sul comitato nominato per vagliare un tracciato condiviso per la prosecuzione dell’autostrada verso il Trentino, superando la storica contrarietà della Provincia autonoma di Trento. «Stiamo lavorando su questo pezzo, abbiamo avviato le procedure del comitato paritetico – ha detto Delrio – Ho molta fiducia che la responsabilità istituzionale fra Veneto e Trentino, sotto il nostro coordinamento, possano trovare le soluzioni giuste, che verranno discusse con le popolazioni in maniera trasparente».

La nuova autostrada nella parte nord, ha aggiunto il ministro, «non riceverà contributi dello Stato. Dovremo trovare il tracciato compatibile al massimo dal punto di vista paesaggistico e ambientale. Ci sono le potenzialità di avere una discussione senza pregiudizi, sapendo che la scelta strategica del governo è la scelta del ferro: noi mettiamo 9 miliardi per il corridoio del Brennero, mettiamo miliardi per la Torino-Lione, dove vogliamo spostare il transito delle merci».

Comitato no ecomafie: «Gomorra padana»

Interviene anche il comitato no ecomafie Vicenza, che ha denunciato negli anni scorsi la presenza di scarti di fonderia sotto il manto stradale della Valdastico Sud in costruzione, su cui è in corso un’inchiesta della Procura antimafia di Venezia che vede 27 indagati a vario titolo.

«L’affaire Valdastico sud è un biscione di 54 chilometri che si è mangiato non solo la campagna del basso vicentino, ma che sta inquinando la nostra acqua, e divorando anche la vita vegetale e animale, compresa quella umana – attacca Irene Rui del comitato riferendosi ai presunti veleni interrati – È molto appetibile sia per nascondere i rifiuti pericolosi, sia per i proventi da finanziamenti ad opere spesso inutili come cavalcavia che finiscono in terreni agricoli. Fossi con canneti cementati, animali morti, aumento di linfomi, il valore culturale delle ville palladiane compromesso, gli stessi prodotti agricoli e gli orti rischiano di essere compromessi, così come gli allevamenti».

Giulio Todescan

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